Emergenza a Goma: migliaia di sfollati
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Emergenza a Goma: migliaia di sfollati
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Il contesto di Goma
La storia di Goma, capoluogo della regione del Nord Kivu, in Repubblica Democratica del Congo, è segnata da numerosi e terribili eventi, se pensiamo alla devastazione causata dall’eruzione del vulcano Nyiragongo, i sanguinosi fatti legati al genocidio del Ruanda del 1994 – che a loro volta hanno alimentato la prima e la seconda guerra del Congo -, i molteplici episodi di guerriglia e il recente attentato all’ambasciatore italiano Luca Attanasio. La guerra tra ribelli del gruppo M23 e le forze armate si è acuita e sta causando la fuga di migliaia di sfollati da novembre del 2022, sta raggiungendo la cifra record di oltre 7 milioni di sfollati. I ribelli hanno affrontato l’esercito congolese in un’ennesima offensiva aumentando notevolmente il territorio che già controllano.
La missione salesiana in questa zona è stata fondata nel 1997, qui il Centro Don Bosco Ngangi rappresenta da anni un punto di riferimento per chiunque abbia bisogno di aiuto, in particolare giovani ragazze che vengono accolte e seguite in percorsi di sostegno psicologico, educativo e professionale.
Il progetto di intervento emergenziale
Migliaia di persone, uomini, donne, bambini e anziani sono fuggite dalle zone più pericolose della regione per cercare di salvarsi. Centinaia di loro hanno occupato alcune missioni salesiane e si sono accampati nei campi di Shasha, Don Bosco Ngangi, Kanyaruchinya, Rusayo e Bulengo, realizzando rifugi di fortuna con teli di nylon e arbusti. Altri hanno invaso i campi delle famiglie residenti nella zone adiacenti chiedendo aiuto immediato per avere cibo e acqua. Sono oltre 25.000 le famiglie di sfollati che vivono nei campi sfollati. La maggior parte di loro sono bambini che soffrono di malnutrizione, non frequentano la scuola da più di un anno e insieme alle donne incinte, gli anziani, le persone con disabilità sono coloro che faticano di più a vivere in questo stato. A causa della mancanza di cibo e delle terribili condizioni igienico sanitarie sono numerosi i casi di infezioni come colera e malattie respiratorie.
I missionari salesiani hanno aperto le porte delle opere per accogliere i più fragili, si sono organizzati per garantire assistenza umanitaria, ma hanno bisogno di un sostegno, gli aiuti non bastano. Don Jean-Pierre Muhima, direttore dell’opera Don Bosco Ngangi, ha lanciato un appello a tutta la comunità salesiana e scolastica affinché, nonostante le difficoltà che quest’ultima patisce, si mostri solidale verso gli sfollati che hanno dovuto lasciare la propria vita alle loro spalle a causa della guerra. I Figli di Don Bosco di Goma ci chiedono di aiutarli prima possibile per sostenere le spese delle attività degli infermieri e degli psicologi e garantire generi di prima necessità:
- alimenti per le famiglie per nutrire i bambini, i più fragili,
- tende, coperte, torce e lampade con batterie,
- abbigliamento per bambini da 0 a 12 anni,
- utensili da cucina (pentole, piatti e tazze),
- farmaci e kit igienici (saponi, bacinelle e secchi).
Aiutaci ad affrontare questa devastante emergenza con 35, 70, 200
PAESE
AREA TEMATICA
BENEFICIARI
CODICE PROGETTO
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Garantisci kit igienici e coperte per gli sfollati
35€
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Assicuri ai bambini cibo, vestiti puliti e farmaci
70€
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Sarai tu a salvare la vita delle famiglie in fuga
200€
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