La prima presenza salesiana in Congo risale più di 100 anni fa, quando i nostri missionari giunsero a Léopoldville, l’attuale Kinshasa, scegliendo fin da allora l’educazione come via per cambiare la società. Da allora hanno contribuito alla diffusione del carisma di Don Bosco in tutto il Paese attraverso le scuole, i centri professionali, gli oratori, le opere sociali, le parrocchie, i dispensari medici, i centri di promozione femminile, i programmi per i ragazzi di strada.
A Bukavu, invece, i Figli di Don Bosco arrivarono nel 2015, dietro invito di un missionario saveriano di Parma, padre Giovanni Querzani, che, costretto a lasciare la missione per carenza di confratelli, chiamò i salesiani, noti per l’attenzione ai ragazzi vulnerabili, per garantire continuità al lavoro iniziato anni prima con la formazione professionale. Recentemente, dato il numero crescente di vocazioni congolesi, è stato deciso dalla congregazione saveriana che i sacerdoti locali possano svolgere attività religiose e sociali anche nel proprio Paese: per questo i missionari saveriani hanno deciso di ristabilirsi nella loro antica casa.
E per questo i Figli di Don Bosco, ormai radicati nel tessuto sociale attraverso un grande centro professionale, l’oratorio, i programmi per bambini di strada e per minori in conflitto con la legge, hanno trovato e acquistato un nuovo edificio in cui stabilirsi, ma hanno bisogno di aiuto per effettuare dei lavori di ristrutturazione.
Condividiamo con voi parte del testo del progetto in cui hanno condiviso le motivazioni e le tipologie di beneficiari, che non sono solo i salesiani stessi: “I primi beneficiari sono i missionari che andranno ad abitarvi. Nel progetto figura pure la riabilitazione di una casetta annessa, sempre sullo stesso terreno, dove accoglieremo una ventina di bambini in situazione di strada. Successivamente, ci proponiamo di costruire strutture semplici per una scuola professionale di base, che potrà formare un centinaio di ragazzi/e ogni anno: abbiamo già le macchine e gli utensili necessari. Inoltre, la nuova casa è situata accanto ad un grande complesso scolastico, che si chiama Athénée d’Ibanda, comprendente una decina di scuole elementari e secondarie frequentate da varie migliaia di bambini/e e ragazzi/e, di cui in un primo momento l’animazione spirituale e in seguito la gestione potrà essere affidata ai salesiani. La casa del quartiere sarà pure la sede di una piccola comunità ecclesiale di base, legata alla parrocchia della cattedrale, con almeno un buon centinaio di fedeli praticanti regolari.”
I Figli di Don Bosco, come sempre, hanno riflettuto in primis su come un loro insediamento possa avere ricadute positive sull’intera comunità, e noi abbiamo garantito la nostra solidarietà, e, soprattutto, quella dei nostri cari benefattori. Il progetto di ristrutturazione integrale della struttura, compreso il rifacimento dell’impianto elettrico, costa circa 15.000 €: una donazione di 30, 70, 150 € può fare la differenza!
Per i Figli di Don Bosco di Bukavu, e per l’intera comunità del quartiere Ndendere, città di Bukavu. Grazie, la tua solidarietà è importantissima!