Un pozzo per Kandi

Un pozzo per Kandi

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Acqua e Ambiente

Il servizio idrico in Benin

L’unica società nazionale di produzione e distribuzione di acqua potabile del Benin, la SONEB (Société Nationale desEaux du Bénin), non copre l’intero Paese e il suo mandato è limitato alle aree urbane. L’approvvigionamento idrico nelle aree rurali è quindi di competenza delle municipalità che, per fornire acqua potabile alla popolazione, utilizzano sistemi di pozzi dotati di un sistema fotovoltaico – molto complessi da costruire, far funzionare e gestire. Queste articolate strutture sono in più caratterizzate da una portata di acqua variabile nell’arco della giornata.

Le difficoltà di accesso all’acqua potabile nei comuni rurali, fra cui Kandi, sono dovute principalmente alla distribuzione disomogenea delle infrastrutture idriche e ai frequenti guasti di alcune opere.

Kandifo è uno dei tre distretti urbani del comune di Kandi ed è stato completamente trascurato nella distribuzione delle strutture idriche. Praticamente, gli abitanti di questo distretto (circa 300 famiglie per 2.049 abitanti) non hanno accesso all’acqua potabile: la popolazione è obbligata a percorrere molti chilometri per rifornirsi.

A volte le attività subiscono forti ritardi o addirittura si bloccano, poiché gli utenti devono trascorrere la maggior parte del tempo alla ricerca di punti di approvvigionamento idrico per poter bere, cucinare, lavarsi.

Il progetto e il budget

Tra il 2006 e il 2014, i salesiani hanno finalizzato diversi progetti di fornitura di acqua potabile per le comunità di Akoitcha, Banikani, Bobia Thuy, Fafa, Tissarou, Loussi, Padé e Fouré. Ora, vogliono completare un pozzo per il quartiere di Kandifo, ma non solo: la diocesi ha già provveduto alla perforazione nei pressi della cattedrale Notre-Dame-du-Mont-Carmel, frequentata da molti pellegrini (stimati intorno ai 12.000all’anno), per cui ne usufruirebbero anche loro, oltre ai 2.000 abitanti di Kandifo.

Il pozzo sarà gestito da un comitato di gestione e i beneficiari potranno ottenere acqua potabile in cambio di un contributo simbolico: un gesto in apparenza insignificante, che servirà però ad assicurare la manutenzione della struttura, garantendone la sostenibilità. I costi per l’acquisto e l’installazione di un sistema idraulico e di una cisterna ammontano a circa 4.000 €, le spese per il successivo monitoraggio, a 400 €; per le spese  amministrative è prevista una ulteriore uscita di di 400 €. Con una tua donazione contribuisci a garantire il diritto all’acqua di un intero quartiere e di migliaia di pellegrini assetati! Grazie per la tua solidarietà!

Codice Progetto 26567

DONA PER IL FONDO ACQUA E AMBIENTE

Quando abbiamo raggiunto la cifra totale del progetto in corso, ci attiviamo per riempire il salvadanaio che ci permette di affrontare ogni urgenza.

Il fondo dedicato ai progetti idrici e alla tutela dell’ambiente nasce dalla necessità di avere una cassa per le emergenze che i missionari ci sottopongono. Molte volte l’esigenza di realizzare pozzi, di implementare o ristrutturare reti idriche obsolete, insieme alla necessità di attivare progetti per la salvaguardia della nostra casa comune, diventa di primaria importanza.

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