Sguardo di un bimbo indios

Un nuovo oratorio per i bimbi indios

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Un nuovo oratorio per i bimbi indios

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Minoranze Etniche

Nel cuore dell'Amazzonia: la missione di Santa Isabel

L’isolamento geografico in cui si trova buona parte dell’Amazzonia non è servita a preservarla dal disboscamento e dallo sfruttamento indiscriminato, dall’alcolismo e dal narcotraffico. E, nell’ultimo anno, neanche dalla pandemia da covid-19. Qui il virus continua a mietere migliaia di vittime fra le minoranze etniche già piegate dalla violenza e dal depauperamento che, nel corso dell’ultimo secolo, hanno violato sistematicamente la loro terra. I salesiani arrivarono in Amazzonia nel 1915, quando il “polmone verde” del pianeta era completamente incontaminato. Trovarono una natura ricchissima e esuberante, popolazioni indigene legate a riti ancestrali e parecchie difficoltà logistiche, dovute alla vastità del territorio e alla mancanza di infrastrutture di ogni genere.
Quando, a metà del XX secolo, due Figli di Don Bosco si spinsero da Santa Ines ad una zona più impervia della foresta, nacque la missione salesiana di Santa Isabel do Rio Negro. Sono luoghi completamente immersi nel patrimonio indigeno, naturalistico e culturale, dell’Amazzonia, dove i salesiani lavorano a stretto contatto con indigeni di tante, diverse etnie, soprattutto minori. Bambini, ragazzi, in condizioni di grande vulnerabilità sociale – qui fenomeni come violenza, abbandono minorile, dipendenze, sono all’ordine del giorno – che vengono accolti dai Figli di Don Bosco nell’oratorio. In puro stile salesiano: per condividere insieme, sotto lo sguardo affettuoso dei missionari, momenti di gioco, preghiera, accoglienza, sport. Ma non solo: qui, nella missione salesiana, oltre ad offrire attività oratoriane ai più giovani si accolgono anche le famiglie per corsi di formazione su vari temi, nel rispetto più assoluto della loro cultura e nell’ambito di attività di sensibilizzazione sui diritti indigeni.

Il progetto: obiettivo e richiesta​

Ora gli edifici della missione hanno bisogno di un intervento di restauro che li renda fruibili a più di 70 anni dalla costruzione. Le strutture sono ancora solide, ma devono essere rinnovate. I 5 salesiani di Santa Isabel do Rio Negro ci hanno chiesto di aiutarli a sostenere le spese e noi gli abbiamo garantito il nostro aiuto. C’è bisogno quindi di ristrutturare integralmente 5 stanzoni che vengono usati per la catechesi ma anche per attività didattiche e artistiche: servono nuovi serramenti, porte interne, attrezzature elettriche (c’è la necessità di rifare gli impianti elettrici), materiale edile e pittura per pareti. Una volta completata la ristrutturazione, bisognerà attrezzare le aule con sedie, lavagne e condizionatori.
Un intervento totale di restauro edile comprensivo di tutti i materiali, porte e finestre comprese, costa 1.700 € per aula; per le attrezzature per ciascuno stanzone, con banchi, sedie e condizionatori servono 1.000 €; le spese per il rifacimento dell’impianto elettrico ammontano a 1.200 € a sala. Una donazione di 15, 60, 100 € può essere di grande aiuto per i 400 beneficiari diretti e indiretti di questo bellissimo progetto in puro stile salesiano! Grazie, a nome dei Figli di Don Bosco di Santa Isabel do Rio Negro!  

PAESE

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BRASILE – SANTA ISABEL DO RIO NEGRO

AREA TEMATICA

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Minoranze Etniche

BENEFICIARI

BIMBI INDIOS

CODICE PROGETTO

24691
Codice Progetto 24691

DONA PER IL FONDO MINORANZE ETNICHE

Quando abbiamo raggiunto la cifra totale del progetto in corso, ci attiviamo per riempire il salvadanaio che ci permette di affrontare ogni urgenza. Grazie per il tuo aiuto!

Il fondo di Missioni Don Bosco per le minoranze etniche è legato alla tutela e all’integrazione sociale delle popolazioni che ancora oggi vedono negati i diritti fondamentali. Essere parte di una minoranza etnica significa troppo spesso non avere accesso all’istruzione, perché non si comprende la lingua ufficiale del paese, non avere la possibilità di acquistare o possedere terra, non avere una casa né il diritto all’assistenza sanitaria. Con il tuo aiuto possiamo favorire l’integrazione sociale e promuovere la tutela dei diritti delle minoranze etniche.

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