La situazione di grande difficoltà socio-economica che il Guatemala subisce da molti anni non accenna ad attenuarsi. La malnutrizione è uno dei fenomeni più evidenti della povertà che attanaglia larghe fette di popolazione e il covid-19 e gli uragani che si sono recentemente abbattuti sul Paese non hanno fatto che peggiorare un contesto già drammatico, in cui i bambini muoiono per gli effetti che scatena la situazione di insicurezza alimentare in cui si trovano a vivere.
“A causa della scarsità d’acqua potabile e della povertà in genere che priva le famiglie di strutture necessarie d’igiene e di sanità, molte sono le malattie: tubercolosi, tifo, malaria, infezioni di ogni genere, vermi e diarree, malattie della pelle molto infettive; problemi di salute mentale; problemi respiratori in alcuni casi fatali per i più vulnerabili (soprattutto bambini e anziani); problemi digestivi di sistema: gastrite, colite nervosa, parassiti intestinali e diarrea principalmente associati (amebe) condizionati dalle cattive condizioni di igiene in cui vive la maggior parte degli abitanti della zona; problemi di salute riproduttiva: Aids, gravidanze precoci, gravidanze ad alto rischio che non sono tempestivamente ed efficacemente controllate, dovute ad una mancanza di accesso tempestivo alla sanità e altre strategie di prevenzione; elevata incidenza delle malattie prevalenti nei bambini: condizionate dal poco o nessun accesso ai programmi di prevenzione e la mancanza di strategie di sicurezza alimentare.”: questo è il quadro allarmante descritto da padre De Nardi.