Primo piano di due bimbi vulnerabili in Cambogia

Sihanoukville, rialzarsi e riprendere il cammino

Primo piano di due bimbi vulnerabili in Cambogia

Sihanoukville, rialzarsi e riprendere il cammino

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Emergenza

Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti

Nell’agosto 2019 una terribile inondazione aveva distrutto buona parte delle attrezzature della scuola di formazione professionale di Sihanoukville in Cambogia e compromesso le attività che fornivano un reddito alla missione. Con caparbietà e costanza i salesiani hanno potuto mettere in sicurezza l’area con la costruzione di un muro alto 2 metri per il contenimento delle acque, sono state riacquistate le attrezzature e, con le vostre donazioni, oggi anche la gelateria-pizzeria può tornare ad essere una voce in attivo nell’economia della missione. Grazie!

Un'inondazione catastrofica

Sihanoukville è la città balneare della Cambogia che negli ultimi anni ha visto il più rapido sviluppo. Importanti investimenti cinesi hanno dato un nuovo e travolgente impulso turisticoalla zona: ovunque sorgono nuovi hotel, condomini, ristoranti e locali turistici. Tutto ciò però, lungi dal ridistribuire questa nuova ricchezza con modalità eque, sta ulteriormente allargando la forbice tra chi ha la disponibilità economica per investire nel business e chi sbarca il lunario con lavori umili e mal pagati. La prima e nefasta conseguenza è la crescita vertiginosa dei prezzi, sia per quanto riguarda il costo della vita sia per gli affitti, divenuti insostenibili per la maggior parte della popolazione. Di conseguenza è anche aumentata la presenza della criminalità organizzata, la prostituzione e lo sfruttamento minorile.
I salesiani hanno cercato di affrontare il problema abbandonando le zone più care della città e concentrando le varie opere in un unico complesso, in modo che la missione possa continuare a mantenersi con le proprie forze. Ma nulla si può contro le forze della natura e l’incuria umana.
Il centro di Don Bosco Sihanoukville ospita un istituto tecnico con diversi indirizzi e una scuola alberghiera frequentata da quasi 500 studenti e 90 dipendenti, un hotel ed una pensione che possono ospitare fino a 160 persone e una comunità composta da 5 salesiani e 8 volontari. La notte dello scorso 8 agosto 2019 un violentissimo temporale – non inusuale a queste latitudini ma comunque di eccezionale portata – si è abbattuto sulla città, con conseguenze che potevano essere ben più tragiche. Nella missione in quel momento erano presenti circa 250 persone. Il torrente che costeggia l’opera salesiana e che una volta era largo 15 metri negli ultimi anni, a causa della cementificazione selvaggia, ha visto ridursi l’ampiezza del suo alveo a soli 4 metri, con conseguenze disastrose per la missione. Il torrente è straripato con violenza abbattendo il muro di cinta della missione e riversando tonnellate di acqua e fango nella proprietà. In pochissimi minuti il livello dell’acqua ha raggiunto i 130 cm, distruggendo i laboratori tecnici, gli uffici e le camere. La buona notizia è che non ci sono state vittime anche se il rischio corso è stato davvero elevato, come ci testimoniano le parole del salesiano Roberto Panetto: “Nel momento dell’inondazione tenevo in braccio la piccola Mary, la bimba mia forza nella sventura […] Se non altro siamo felici che nessuna delle 250 persone presenti al momento del fatto abbia subito danni fisici. Si è salvata anche una mamma di nome Ngok, piccola di statura, che portava con le braccia alzate sopra la testa la sua piccola creatura di un mese”.
Il laboratorio con tutte le attrezzature è andato distrutto, bloccando in primis il flusso di guadagni, ma anche le attività di tirocinio dei ragazzi della scuola alberghiera Don Bosco, che avevano modo di acquisire non solo competenze pratiche, ma anche contatti con i ristoratori della zona che lì acquistavano il gelato per i loro locali.

Il progetto: obiettivo e richiesta​

Roberto Panetto e i suoi confratelli stanno faticosamente riportando la missione alla normalità. A noi chiedono un aiuto molto concreto, la possibilità di riavviare il prima possibile la gelateria-pizzeria, un’intuizione vincente di 12 anni fa: utilizzata insieme all’albergo per raccogliere fondi aggiuntivi per la scuola e presto affiancata da un’attività di vendita ambulante con un camioncino, costituiva il fiore all’occhiello del Don Bosco Sihanoukville.
Per darti un’idea dei costi: una pala per la pizza costa 25 €,il registratore di cassa, 105 €, il prezzo di una vetrina per i semifreddi è di circa 1000 €, per il freezer occorrono 500 €. Con un contributo di 25, 50, 100 € puoi aiutare Roberto Panetto a portare avanti il sogno di Don Bosco fra i ragazzi di Sihanoukville! Grazie!

PAESE

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CAMBOGIA – SIHANOUKVILLE

AREA TEMATICA

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Emergenza

BENEFICIARI

760 PERSONE

CODICE PROGETTO

24391
Codice Progetto 24391

DONA PER IL FONDO EMERGENZA

Quando abbiamo raggiunto la cifra totale del progetto in corso, ci attiviamo per riempire il salvadanaio che ci permette di affrontare ogni urgenza. Grazie per il tuo aiuto!

Il fondo di Missioni Don Bosco per le emergenze è un salvadanaio di fondamentale importanza. Le offerte raccolte in questo fondo ci permettono di distribuire rapidamente beni di prima necessità e di salvare la vita di numerosi bambini, giovani e famiglie nei territori colpiti da crisi e catastrofi in tutto il mondo. Un’azione rapida ed efficace per essere sempre pronti nelle situazioni di emergenza climatica e umanitaria. Per esserci, sempre, nelle situazioni di bisogno.

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