Guatemala: tante casette per le famiglie più povere
progetti-realizzati / Guatemala: tante casette per le famiglie più povere
Guatemala: tante casette per le famiglie più povere
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Il contesto e la presenza salesiana
Il Petén è una terra estremamente difficile, in cui violenza, privazione dei diritti, miseria, sono il panorama quotidiano di chi ci è nato: qui, padre Giampiero De Nardi porta avanti la sua missione al servizio dei più vulnerabili, nella città di San Benito. Dove, secondo le ultime stime dell’Istituto Nazionale di Statistica INE, il 65,7% della popolazione vive in stato di povertà, mentre il 16,2% in situazione di povertà estrema, per un totale dell’81,9%. A questo terribile contesto, si è aggiunta quest’anno la pandemia da covid-19, che ha dato il colpo di grazia all’economia di un Paese che vanta il triste primato di essere l’unico del Centro America in cui aumenta tutti gli anni il tasso di povertà.
Prima in agosto e poi in novembre, degli uragani dalla potenza devastante hanno distrutto i raccolti, (in una nazione in cui l’agricoltura di sussistenza rappresenta praticamente l’unica attività), e le baracche delle famiglie più povere – 200 nel caso del territorio missionario di padre De Nardi. È la situazione abitativa, in particolare, a preoccupare ultimamente padre De Nardi, giovane missionario salesiano, che ci scrive: “Molti di loro vivono in case fatte con laminati di ferro o di nylon nero. Il clima caldo con temperature superiori a 42º e umidità all’80% porta la temperatura percepita a 58º. La conseguenza è che i bambini vivono per strada, dove trovano gang, droga, alcol e quanto di più pericoloso per la loro crescita. Nelle loro baracche non ci sono stanze per cui tutti vivono insieme creando una situazione molto pericolosa, soprattutto di abuso (in particolar modo sessuale) sui bambini. Inoltre gli animali vivono in casa e questo è causa di molte malattie che portano alla morte dei bambini.”
Il progetto: obiettivo e richiesta
Padre Giampiero ci ha chiesto un sostegno per aiutare queste famiglie, costruendo per loro delle case robuste in cui vivere con dignità e con un minimo di privacy garantita. Padre De Nardi ci ha inviato una scheda con il preventivo relativo alle spese di costruzione e al mobilio, ma non ci ha indicato il numero perché, ci ha scritto, è suo desiderio realizzarne quante più possibile, per garantire una qualità della vita accettabile a tante famiglie che vivono in condizioni disperate.
Le spese di costruzione per ciascuna casetta, costruita con blocchi di cemento e dotata di bagno, ammontano ad un totale di 66.000 quetzales – 7.500 €, quelle per il mobilio (composto da 4 sedie, 1 tavolo, 1 letto matrimoniale, 1 cucinino, 1 letto a castello) a 4.000 quetzales – 500 €.
Noi, gli abbiamo garantito il sostegno dei nostri benefattori: con una donazione di 25, 50, 100 €, si può fare tantissimo, incidendo nella vita di un bimbo, di una famiglia, di un’intera comunità che vive nel bisogno.
Grazie, per quanto potrai fare, a nome di un Figlio di Don Bosco che ogni giorno si spende per i più poveri, in uno dei luoghi più poveri del mondo.
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DONA PER IL FONDO SOCIALE
Quando abbiamo raggiunto la cifra totale del progetto in corso, ci attiviamo per riempire il salvadanaio che ci permette di affrontare ogni urgenza. Grazie per il tuo aiuto!
Il fondo di Missioni Don Bosco per il sociale è legato all’implementazione e al sostegno alle attività dei nostri centri di accoglienza, alle case per i ragazzi di strada, alle opere dirette al sostegno e all’integrazione di bambini e ragazzi a rischio in tutto il mondo. Sono tanti i missionari che per vocazione offrono la loro vita alle categorie sociali più deboli, e ai giovani più svantaggiati apriamo le porte delle nostre case per offrire una famiglia, cure e dedizione. Tutto il nostro aiuto per loro.