Una solennità cara a Don Bosco

Oggi, uniti nella nostra grande Famiglia di Missioni Don Bosco, viviamo e celebriamo una solennità cara al nostro Santo dei giovani, il Sacro Cuore di Gesù.

Era il 16 maggio 1887 quando Don Bosco, ormai allo stremo delle forze all’altare di Maria Ausiliatrice, celebrò la sua prima e unica Messa nella Basilica del Sacro Cuore di Roma interrotto ben quindici volte dai suoi stessi singhiozzi… interrotto dal pianto commosso di fronte alla visione del suo celebre sogno dei 9 anni di cui, in quel momento, colse con pienezza il senso, e con esso quello della sua lunga missione terrena. Le lacrime versate, nella Chiesa la cui edificazione gli costò enormi fatiche e sacrifici, nascevano dal cuore.

Dal cuore devoto di un anziano sacerdote che aveva speso ogni istante della sua esistenza per rendere grazie a Dio, a Maria, avvicinando il suo cuore al Sacro Cuore di Gesù e facendone un dono per la salvezza, il futuro e l’educazione dei più piccoli e dei più fragili, di tutti i suoi bambini e ragazzi bisognosi d’aiuto.

Come diceva Don Bosco, l’educazione è cosa di cuore, di un cuore grande, forte, compassionevole, coraggioso, misericordioso come quello di Gesù, per cui ebbe una profonda devozione, e che vogliamo celebrare per tutto il prossimo mese di giugno, il mese del Sacro Cuore di Gesù.

E voglio celebrarlo avvicinando il mio cuore al tuo, soprattutto oggi, soprattutto ora, in questo mondo in cui c’è urgente bisogno di cuori per riscoprire la nostra umanità nel cuore divino e umano di Gesù e sentirci tutti figli di Dio. Per questo nostro mondo sopraffatto dalla violenza, dalle ingiustizie, dalle guerre e dall’odio in cui c’è bisogno di tutto il tuo cuore per ritrovare lo slancio, la passione, il coraggio di affrontare e superare i tanti ostacoli che la vita ci presenta. Per amare il prossimo come Gesù lo ha amato, perdonando come Lui ha perdonato Giuda, partendo dai più fragili, dai poveri, dagli esclusi, per includerli e, come Lui, non lasciare fuori nessuno. Per chiederti di starci accanto e darci ancora la possibilità di dedicarci alla cura, alla salvezza di tanti bambini, di tanti giovani senza futuro che sono il solo e unico futuro di questa nostra umanità stremata da una grave crisi morale, culturale, economica e sociale. 

Così nel tuo amore germoglierà il vero cambiamento, spalancherai le porte alla tua nuova vita e alla nuova vita di tutti coloro che, grazie a te, ritroveranno la pace nel cuore. Tu puoi riportare nei cuori disperati, afflitti, soli e terrorizzati di tanti bambini e giovani invisibili, fragili, affamati, malati, esclusi e abbandonati delle missioni salesiane in ogni terra povera, là dove la miseria non conosce tenerezza, non ha alcuna pietà per la loro infanzia, per la loro innocenza, per la loro vita.

Bambini come quelli che anche ora, in Ucraina, subiscono il terrore di una guerra che sta distruggendo ogni cosa, che sta riducendo in macerie il loro diritto alla gioia, ai sogni, all’amore. Bambini come i piccoli che ospitiamo nelle nostre Case di Don Bosco in Sud Sudan, che hanno fame di cibo, di speranza e di tutto l’amore che povertà e conflitti hanno loro negato. Bambini come i nostri tanti orfani delle missioni salesiane di Haiti, che, nella più totale disperazione, nello stato di costante emergenza, tra abusi, violenze, sfruttamento, hanno una sola possibilità per salvarsi… ricevere un segno d’amore. Ama con tutto il cuore, ama come il cuore umano di Gesù!

Padre Daniel

Scarica le 12 promesse del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque

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