Un piccolo, ma prezioso sostegno ai salesiani di Fianarantsoa

Siamo grati a Missioni Don Bosco per averci aiutato a sostenere 170 anziani e malati della nostra parrocchia. Sono persone vulnerabili, molto povere, la loro situazione è stata aggravata dal covid e dalla carestia, causata dalla siccità. Parte della cifra ricevuta è stata utilizzata per acquistare una risaia per fare scorta perché il prezzo del riso era abbordabile, attualmente è salito molto, il restante ci ha consentito di acquistare riso da distribuire.

La distribuzione avviene il mercoledì e il giovedì mattina, ogni persona riceve 2 kg di riso bianco alla settimana e 2 kg di fagioli al mese, per accompagnare il riso che è il nostro alimento base, ma molto povero di vitamine. Abbiamo iniziato la distribuzione a maggio, finora abbiamo già distribuito 2.720 kg di riso bianco e 680 kg di fagioli (1.360 kg di riso al mese e 340 kg di fagioli).

Sappiamo che 2kg a settimana non bastano, ma stiamo cercando di fare il possibile, anche sensibilizzando le famiglie di questi anziani e continuando a fare visite a domicilio per monitorare le specifiche situazioni familiari più a rischio”, ci ha scritto padre Solon Rina Berthin, missionario salesiano in Madagascar a Fianarantsoa, città a 400 km dalla capitale Antananarivo, dove l’opera missionaria con la parrocchia di Saint Jean Bosco è presente nel quartiere di Ankofafa, uno dei più poveri della città.

Fianarantsoa, capoluogo della regione di Betsileo, è un centro urbano nel centro del Madagascar costituita da una popolazione di circa 200.000 abitanti principalmente rurale. “Nella sua struttura sociale conserva le caratteristiche della vita di villaggio, ma nelle sue tendenze, soprattutto tra i giovani, fa parte del mondo di rappresentazioni e sogni che sono specifici della città. Ciò comporta alcuni problemi di relazione tra le generazioni, ma anche di adattamento da una cultura essenzialmente rurale alla vita cittadina, senza che la città possa offrire i servizi specifici di una città, come il lavoro, le strutture sanitarie e la possibilità di istruzione”, ci raccontano i Figli di Don Bosco. Da qui il proliferare della disoccupazione, del lavoro minorile, problemi familiari, alcolismo, sfruttamento e abuso di minori, prostituzione e droga.

Ankofafa è un quartiere della periferia nord della città, un distretto che ha visto il suo principale sviluppo in dagli anni ’70, ma che è ancora in espansione. Attualmente conta circa 20.000 abitanti: piccoli artigiani, la maggior parte della popolazione vive in una situazione di marginalità sociale. I bambini sono spesso privati del loro diritto all’istruzione e all’istruzione, sia per concreta impossibilità di provvedere alle spese scolastiche sia perché spesso sono costretti a lavorare per mantenersi.

Tra i bambini sono molto diffuse malattie e disturbi che si ripresentano con frequenza, come malaria, tosse, tubercolosi, malattie parassitarie, diarrea, dissenteria. Tutte queste malattie sono causate principalmente dalla malnutrizione e portano un rallentamento dello sviluppo fisico e intellettuale. La mancanza d’acqua impedisce alle persone di coltivare i campi e far abbeverare gli animali. Il numero dei bisognosi è in costante aumento, per questo attraverso la Caritas, la parrocchia San Giovanni Bosco di Ankofafa, al centro dell’opera salesiana, che coinvolge circa 8.000 persone, di cui 3.500 assidui frequentatori, distribuisce cibo alle famiglie più povere e fornisce loro cure mediche. Un aiuto prezioso grazie al vostro sostegno ai nostri progetti in Madagascar.

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