Aleppo e Kafroun sono i nomi delle località dove si trovano due degli oratori salesiani in Siria. Luoghi dove i Figli di Don Bosco si dedicano quotidianamente ad attività educative, ricreative e sportive per stare a fianco alle ragazze e ai ragazzi che frequentano i Centri salesiani. Luoghi sicuri, protetti, spazi di pace, condivisione e amore dove poter passare dei momenti di gioia e cercare di pensare il meno possibile alla situazione tragica che c’è al di fuori della porta.
Una situazione di emergenza, dove guerra, distruzione e povertà sono fattori che influenzano la vita di milioni di persone. In un Paese in cui il sistema scolastico ed educativo ha subito ingenti danni in termini di strutture scolastiche (numerose scuole sono state distrutte) e mancano centinaia di insegnanti. Sono circa 2.8 milioni i bambini che a scuola non hanno mai messo piedi oppure l’hanno dovuta abbandonare a causa degli spostamenti forzati e delle violenze, migliaia di bambini la cui istruzione è stata completamente interrotta.
Dall’inizio della guerra (marzo 2011) più di 309 scuole sono state bersaglio di azioni militari, un terzo di esse è fuori uso principalmente per tre motivi: alcune sono state distrutte dai bombardamenti, altre adibite a scopi militari e il resto sono diventate rifugio di migliaia di famiglie sfollate in cerca di quattro mura e un tetto. Circa il 40% dei minori esclusi dal sistema educativo sono ragazzi tra i 15 e 17 anni, giovani vulnerabili che rischiano di abbandonare completamente la scuola e di cadere nella rete dello sfruttamento, dall’arruolamento forzato al lavoro minorile.
L’intervento dei salesiani nei Centri di Aleppo e Kafroun prevede corsi di recupero dopo la scuola, lezioni private e borse di studio per gli studenti. Gli aiuti per i ragazzi che riscontrano difficoltà con gli studi e per coloro che presentano problemi di concentrazione e apprendimento sono stati gestiti da 10 studenti universitari specializzati che fanno parte del gruppo di animatori ed educatori dell’oratorio. Inoltre i Figli di Don Bosco hanno deciso di aiutare le famiglie dei bambini che hanno difficoltà a raggiungere il Centro garantendo il trasporto giornaliero e una merenda.
A seguito dell’emergenza sanitaria e delle severe misure di restrizione per contenere la diffusione del Covid-19, dagli inizi del mese di marzo le attività dei centri salesiani sono state interrotte. A giugno i Centri sono stati riaperti e alcune attività sono ripartite con alcune limitazioni. Negli ultimi mesi però la crescita dei casi positivi ha colpito anche la Siria, gli ultimi dati diffusi dalla Johns Hopkins University parlano di 4.718 casi e 224 deceduti, aggravando la situazione sociale ed economica del Paese.
Nonostante ciò, l’oratorio Don Bosco di Aleppo è riuscito a coprire una parte dei costi relativi al pagamento delle tasse scolastiche a 4 ragazzi, i costi del supporto educativo a 40 studenti per la preparazione agli esami (3 bambini della 9° classe, 33 ragazzi della 12° classe e 3 studenti universitari) e l’iscrizione a un corso di lingua inglese per due ragazze.
Grazie alle donazioni dei nostri benefattori e al lavoro dei nostri missionari, Missioni Don Bosco è riuscita a sostenere circa 1.400 bambini e ragazzi che frequentano gli oratori salesiani siriani. I beneficiari del progetto, che abbiamo portato avanti grazie ai Figli di Don Bosco, sono stati:
• 6 giovani beneficiari delle borse di studio,
• 40 ragazze e ragazzi ai quali è stato garantito il doposcuola e la preparazione agli esami scolastici,
• 80 bambini che sono stati seguiti dai giovani laureati universitari e hanno beneficiato di doposcuola e sessioni pomeridiane di aiuto allo studio.
Sapere che le donazioni raccolte da Missioni Don Bosco sono state fondamentali per aiutare più di mille ragazzi e bambini siriani ci riempie di gioia. Aver assicurato sostegno scolastico e permesso a tanti giovani di continuare a frequentare la scuola in un Paese in cui la pace e la fine della povertà sono ancora molto lontane per noi è un obiettivo raggiunto.