Sai cosa vuol dire la parola Calm?

Parlare di Namugongo, località poco fuori Kampala, per noi di Missioni Don Bosco, significa innanzitutto parlare del CALM (Don Bosco Children And Life Mission) , che da più di dieci anni viene gestito dai Salesiani. Il CALM rappresenta per tutti noi un cammino di solidarietà intrapreso con entusiasmo e che con lo stesso entusiasmo è stato ripreso negli ultimi anni da padre Elie, direttore del centro, e dagli altri padri missionari che hanno fatto crescere nel tempo una casa di accoglienza e di cure per i bambini più svantaggiati e gli emarginati della periferia della capitale. Spesso arrivano anche da più lontano, i bambini accompagnati qui dalle famiglie che non sanno come seguire i figli malati e bisognosi di un’assistenza sanitaria continuativa, o in cerca di una casa per i loro bimbi mentre loro, i genitori, devono lavorare senza sosta nei campi o nei pascoli senza riuscire comunque a sfamare tutti i figli. Pronunciare la parola CALM per noi significa il desiderio di garantire un tetto, istruzione e cure a tanti bambini.Significa il sorriso paterno che si alterna alle regole severe dedicate da padre Elie a ciascuno dei suoi piccoli ospiti. Lui che non smette mai di lottare per la sua scuola primaria e per i suoi bimbi speciali, i bambini del CALM, e che per loro è venuto anche in Italia a chiedere supporto e la continuità di un sostegno che vuol dire “casa che accoglie” per un numero sempre più alto di minori in difficoltà. Come ci ha ribadito padre Elie più volte mentre eravamo anche noi ospiti della missione, ogni storia al CALM è diversa dalle altre. Ciascun bimbo arriva da una situazione diversa, spesso molto complicata, pesante, e non può essere riassunta in poche righe o assimilata ad altre simili. Ogni bambino è una storia. Noi vogliamo farla diventare una storia di riscatto, un’impronta di futuro.

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SUZAN E DI SUA SORELLA VIOLA

Suzan e Viola sono due sorelline che frequentano la scuola primaria a Namugongo.

I genitori sono contadini e sono fuori tutto il giorno per lavoro, per cui le piccole hanno praticamente casa al CALM dove giocano con gli altri ospiti del centro e sono seguiti dai salesiani e dalle volontarie.

Hanno tanta voglia di divertirsi con le amiche e di studiare, e sono due bimbe curiose.

 

Marzo 2019

Ripartire dall’Uganda, lasciare Namugongo e il CALM è una sofferenza. Tutti i volti sorridenti che abbiamo conosciuto ci hanno conquistato e ci sentiamo pienamente parte di questa famiglia. Ultimo giorno, bagagli quasi in macchina, e una manina afferra la mia. Poi la mia gamba viene stretta in un abbraccio dolcissimo, quello di Suzan. Avevo giocato con lei e con gli altri bimbi della missione nei giorni trascorsi a Kampala, e lei aveva seguito i miei movimenti, mi aveva scrutata e voleva saperne di più di dove stessi andando ora, che ero quasi in partenza. Anche lei, come molte altre bimbe, mi aveva chiesto se sarei tornata un giorno da lei, da loro… a giocare con loro, a guardare insieme i compiti fatti la mattina a scuola, a  ridere felici sul prato della casa salesiana. E’ stato doloroso salutare Suzan, sua sorella Viola e i loro amici, ma da lontano continuerò a seguire i loro progressi a scuola, cercherò i loro bellissimi sorrisi nelle foto che ci manderà padre Elie.”

Rossana, ufficio comunicazione di Missioni Don Bosco

 

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ADIELLE

Adielle arriva dal Burundi. È piccolo, avrà al massimo 7-8 anni, e mi viene presentato da padre Elie. Non sorride tanto, Adielle, e cerca protezione accanto a Elie. Ha scoperto da poco il significato della parola serenità dopo che il direttore del centro ha dato finalmente una casa a lui, suo fratello e sua mamma. Tutti e 3 dormivano sul sagrato della Chiesa il mattino che i salesiani li hanno trovati davanti alla cappella don Bosco della comunità. Padre Elie ha cercato subito una sistemazione per loro. Ha affittato una piccola casa vicino alla missione garantendo i beni di prima necessità alla famiglia, ed è riuscito a conquistare la fiducia della mamma assicurandole una semplice occupazione come sarta. Questo piccolo nucleo familiare burundese è fatto da profughi, fuggiti dalla povertà e dall’instabilità sempre più pronunciate nel loro paese. I due fratellini passano le giornate al CALM seguiti dagli insegnanti e dai salesiani negli studi. Sono felici di imparare, si impegnano molto a scuola.

ADIELLE è uno dei bimbi che sono stati inseriti da padre Elie nel programma delle adozioni a distanza di Missioni Don Bosco. Se vuoi saperne di più visita il nostro sito o contatta le nostre colleghe Flor e Paola al n. 0113990191 o via email a adozioni@missionidonbosco.org

Grazie per l’aiuto che potrai dare a un bimbo del CALM. Puoi cambiargli il futuro!

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