Il forno salesiano di Betlemme è una bellissima realtà che da più di cento anni produce pane per la comunità. Nato per sfornare pagnotte da consumare all’interno dell’orfanotrofio, oggi con i suoi proventi contribuisce al mantenimento della scuola di formazione professionale all’interno della missione ed elargisce borse di studio agli studenti che economicamente non sono in grado di contribuire per la loro istruzione.
In sinergia con altre associazioni del territorio i salesiani hanno messo in piedi un’importante rete solidale di collaborazioni per individuare le persone più in difficoltà e sostenerle nel loro cammino irto di ostacoli.
In particolare grazie a l’Unione delle donne, a Lifegate for Reabilitation (impegnata nell’assistenza di circa 250 persone con disabilità dai 3 ai 25 anni) e a Effetà (che garantisce percorsi scolastici a 190 bambini non udenti) i nostri missionari riescono a distribuire ogni giorno circa 450 pani a chi è più bisognoso. Non è uno sforzo di poco conto se si considera che il costo delle materie prime a Betlemme è davvero molto elevato.
Ogni forma di pane donata racconta una storia particolare, di famiglie che faticano a sbarcare il lunario perché oltre al contesto già complicato del luogo in cui vivono devono affrontare gli ostacoli che la sorte non ha loro risparmiato.
La famiglia di Muhammad, composta da 5 persone, deve ogni giorno fare i conti con il disagio mentale che ha colpito due di loro, il padre e uno dei figli. Muhammad purtroppo non è in grado di lavorare e per il loro nucleo famigliare riuscire a risparmiare ogni mese 250 shekel (quello che dovrebbero spendere per acquistare il pane) fa davvero la differenza.
Il pane che riceve Hala tutti i giorni racconta un’altra storia di dolore: “Mi chiamo Hala Jarayseh, sono madre di 5 figli. Purtroppo mio marito è morto 16 anni fa e devo provvedere da sola alla mia famiglia. Lavoro presso il dipartimento dell’Unione delle donne presso il centro per persone con disabilità Al-Basma, ma a causa della crisi economica dopo il coronavirus e dei blocchi che hanno portato a salari più bassi, non riesco a coprire tutte le spese: cibo, tasse scolastiche e bollette diventano spese troppo onerose per la mia paga modesta. Sono stata inclusa come uno dei beneficiari del pane gratuito dei Salesiani: davvero un grande aiuto per la nostra famiglia numerosa, che ci permette una copertura alimentare di base nella nostra routine. Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che lavorano per questo prezioso supporto, così utile per donne come me che devono mandare avanti una famiglia”.
La sfida è riuscire ad aumentare il numero dei beneficiari e per questo Missioni don Bosco ha deciso, attraverso un progetto dedicato, di aiutare i missionari di Betlemme affinché possano sfornare più pani da donare. Le famiglie in difficoltà sono davvero tantissime e garantire loro anche solo una pagnotta da spezzare e condividere a tavola con i propri famigliari è importante.
Non significa solo mettere qualcosa sotto i denti, fa sentire queste persone non abbandonate a loro stesse e le rende partecipi di una rete solidale a cui possono rivolgersi in caso di bisogno.