Ogni anno, con il 5X1000, azioni mirate per creare il futuro

Un intervento concreto per 237 bambini e adolescenti dai 7 ai 18 anni

Dulce, Esperança e Paulo sono tre delle migliaia di bambini del quartiere Lixeira di Luanda, in Angola, che sono sostenuti dai salesiani di Don Bosco con i progetti educativi e di accoglienza. Lixeira significa immondezzaio, e proprio in questo quartiere in cui la sopravvivenza è difficile tra miseria, polvere e rifiuti, noi di Missioni Don Bosco abbiamo potuto essere presenza concreta per i progetti educativi attraverso le attribuzioni del 5X1000 dello scorso anno. Progetti educativi che passano anche dal sostegno alimentare e dalle cure per ciascun ragazzo o bimbo accompagnato a scuola.

Credere realmente che la scuola sia una risorsa per cambiare la vita dei minori più poveri permette all’impegno di padre Santiago, padre Manuel e degli altri Figli di don Bosco in Angola di non smettere mai di essere forte, costante, costruttivo.

L’Angola continua a presentare una situazione critica ed un forte divario a sfavore delle fasce sociali più vulnerabili, acuito dalla forte inflazione che ha caratterizzato anche l’anno 2019. Le attività sul campo evidenziano che il fenomeno dei bambini in situazione di strada è in crescita, anche tra le bambine e le ragazze a cui è stato dedicato un progetto in particolare lo scorso anno, per tutelarle e offrire loro la giusta accoglienza e protezione. Per loro e per gli altri bambini e ragazzi in stato di forte vulnerabilità, continuando il lavoro avviato negli scorsi anni, nel 2019 si è portata avanti l’attività di monitoraggio e primo soccorso in strada, in affiancamento ai servizi di reinserimento sociale e di intervento educativo, vedendo anche lo svilupparsi di una maggiore consapevolezza del fenomeno ed una presa in carico degli interventi sociali da parte delle istituzioni competenti.

Anno per anno, con obiettivi concreti, il programma a sostegno delle fasce sociali vulnerabili e il grande progetto di intervento socio-educativo e di prima accoglienza per i ragazzi di strada prosegue. Lo scorso anno in particolare, grazie alle firme attribuite con il 5×1000 a Missioni Don Bosco, 237 bimbi dai 7 anni in su e adolescenti fino ai 18 anni nel quartiere di Lixeira, hanno ricevuto tutte le attenzioni dell’equipe di strada e, dopo il primo soccorso e le prime tappe di avvicinamento e accoglienza, sono stati inseriti nel percorso scolastico seguendo quel cammino personalizzato per ogni minore che entra in una casa di Don Bosco. Una strada da percorrere fianco a fianco con educatori e insegnanti, per creare le basi per un nuovo futuro per ciascuno di loro. Salvare vite, ma non solo: dare a Paulo e Dulce e ad ogni ragazzo l’opportunità di riscattarsi dalla povertà e scoprire nell’istruzione il mezzo per affrancarsi e non perdere i propri sogni.  

I bambini e i ragazzi in difficoltà in India: 2 progetti che salvano la vita

I Salesiani dell’Uttar Pradesh, in India, ancora oggi ringraziano i benefattori che destinando il proprio 5X1000 hanno permesso di sostenere nel 2019 il programma a sostegno dei bambini di strada sopra gli 8 anni e dei ragazzi fino a 18 anni di età. A Kanpur, nella capitale commerciale di questo stato dell’India entro-orientale, i missionari di Don Bosco combattono ogni giorno una battaglia senza fine: salvare dallo sfruttamento lavorativo o sessuale, dalle droghe e dalla violenza centinaia di minori. Li vanno a cercare nelle stazioni e per le strade, e di anno in anno vogliono migliorare la loro azione in difesa di questi bimbi maltrattati e infelici, privati totalmente dell’infanzia e di ogni diritto. Con il contributo mirato del 5X1000 i salesiani hanno voluto dedicare alle ragazze di strada un progetto particolare, per realizzare una casa che le accolga e le salvi letteralmente da una vita di sfruttamenti e abusi di ogni tipo. La casa è stata realizzata a fine marzo, un nuovo futuro è a portata di mano!

Nell’India sud-occidentale, invece, nello stato del Karnataka e precisamente nella città di Hospet, a luglio 2019 è stato avviato un altro progetto grazie al prezioso contributo destinato attraverso il 5X1000. La generosità dimostrata attraverso questa forma di aiuto ha fatto ancora una voltà sì che la firma di ciascuno sia diventata un mattone del centro per bambini svantaggiati, i figli dei minatori e gli stessi bambini lavoratori. La piaga del lavoro minorile è ancora fortemente radicata in questo Paese, il 5° al mondo per sfruttamento minorile, e le azioni salesiane sono capillari e mirate, per sollevare il maggior numero di bambini da questa occupazione forzata, dalla mancanza di cure e di istruzione, dal dramma familiare e sociale in cui sono inseriti. Il Governo appoggia la progettualità salesiana per salvare e sostenere i piccoli sfruttati, sa che il modello di accoglienza e formazione, di recupero scolastico ed educativo proposto dai missionari funziona e può essere replicato nelle zone più colpite dallo sfruttamento. Il numero dei minori sfruttati è aumentato molto a Hospet negli ultimi 4 anni, e con il progetto in corso la residenza salesiana allargherà la sua presenza in città con locali dedicati alle categorie sociali più vulnerabili, per il loro reinserimento sociale ma prima di tutto per la cura e la ripresa di una vita più serena.
Restituire dignità è il primo obiettivo!

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