Nutrirsi della natura: procurarsi il cibo tra gli Xavante

Gli Xavante si procurano il cibo mediante 4 tipi di attività: la caccia, la pesca, l’agricoltura e la raccolta; le prime due sono attività esclusivamente maschili, alla terza partecipano sia uomini che donne, mentre l’ultima è riservata alle donne.

L’agricoltura viene praticata in alcune aree che gli Xavante ricavano abbattendo un tratto di foresta tropicale; la produttività di questi appezzamenti è garantita per cinque-sei anni, al termine dei quali si è costretti ad abbandonare il terreno e a strappare alla foresta un altro lembo di terra. Ciascuna gruppo domestico è responsabile della coltivazione di un pezzo di terreno, la maggior parte del lavoro viene svolto dalle donne, mentre gli uomini si occupano della preparazione del terreno e della semina.

I prodotti tipici sono mais (ne coltivano 7 varietà: bianco, giallo, rosso, arancione, nero, marrone e a strisce arancioni e rosse), fagioli, manioca, zucca e tuberi. La raccolta di frutti e vegetali è l’attività con cui le donne xavante contribuiscono alla vita economica della comunità e viene compiuta da gruppi di donne appartenenti alla stessa capanna.

I prodotti della raccolta sono perlopiù tuberi, radici e germogli; la palma riveste un’importanza particolare, poiché fornisce il cocco, di cui si mangiano semi e polpa, e i germogli. Vengono raccolti anche alcuni tipi di insetti, che rientrano nell’alimentazione, tra cui le larve delle api, le formiche, le cavallette e certi coleotteri.

I due alimenti fondamentali nella cucina sono la carne, cucinata in vari modi sulla brace, e il mais, con cui si preparano delle focacce. Fanno parte della loro alimentazione anche i fagioli, la zucca, cotta nella cenere o lessata, la manioca, le patate, il palmito e due varietà di cocco, di cui si mangiano la polpa e il seme, ricco di oli vegetali.

La preparazione dei cibi è un compito prevalentemente femminile, attività che assicura alla donna xavante il ruolo indiscusso di autorità all’interno della casa, che compensa in parte la sua esclusione da molte occasioni della vita sociale e rituale della comunità.

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