Un secondo viaggio missionario di Missioni Don Bosco e Fiona May, la nostra testimonial, campionessa mondiale di salto in lungo. Dopo la visita alle opere salesiane in Etiopia, a Mekanissa, questa volta insieme a Fiona raggiungeremo il Kenya per una visita di pochi giorni, intensissimi, per vedere da vicino le opere a sostegno dei ragazzi e dei bambini di strada, sostenute da migliaia di benefattori.
Nella capitale Nairobi ci attenderà il nostro caro missionario don Felice Molino, responsabile dei progetti, che ci porterà a conoscere il grande programma che i Figli di Don Bosco hanno realizzato per accogliere, tutelare ed aiutare i ragazzi e le ragazze di strada: dall’incontro per strada all’accoglienza, il sostegno attraverso le cure mediche, i percorsi di alfabetizzazione, e successivamente i corsi di formazione professionale e il reinserimento familiare, quando possibile.
Un viaggio che Fiona May aveva annunciato da tempo, poi rimandato più volte per le difficoltà determinate dalla pandemia, che ci porterà ad incontrare due missionari italiani di lunga data, padre Vincenzo Donati e Andrea Comino, protagonisti di una dedizione totale a questa parte d’Africa (dal Sudan e Sud Sudan al Kenya).
La presenza salesiana risale al 1980, quando i primi missionari di Don Bosco iniziarono a costruire le prime opere nel grande Paese dell’Africa Orientale attraversato dall’equatore, noto soprattutto per la Rift Valley, la vasta frattura geologica che si estende per 6 mila km circa. Oggi è un Paese che ha appena eletto il nuovo presidente William Samoei Arap Ruto, insediatosi il 13 settembre 2022 con una manifestazione che ha riempito lo stadio della capitale.
Visiteremo le maggiori strutture dei salesiani a Nairobi, il Bosco Boys e il Bosco Town, due centri destinati ai ragazzi in stato di abbandono che vengono avvicinati per strada dagli operatori e accompagnati nella Casa di prima accoglienza. A Makuyu, insediamento nella contea di Muranga, invece l’opera dei missionari è concentrata in un dispensario medico a disposizione della gente che non può accedere alle strutture pubbliche. L’impatto più forte sarà con lo slum di Dagoretti, una delle tante baraccopoli di Nairobi (la popolazione degli slum ammonta a oltre 2 milioni di persone), qui don Molino va spesso a sostenere l’impegno delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice che vivono in mezzo ai più poveri. Per concludere la visita al Santuario di Maria Ausiliatrice di Upper Hill, quartiere della capitale di Nairobi.
Un viaggio che assume anche la valenza di apertura del mese missionario celebrato dall’intera Chiesa cattolica e che sarà un messaggio particolarmente forte di sostegno ai tantissimi salesiani con i quali Missioni Don Bosco continua a sostenere i numerosi progetti nel continente africano.