Si chiama Mariapolis la cittadella modulare composta da tanti prefabbricati pensati per accogliere gli sfollati, allestita nel mese di maggio dal Comune di Lviv (Leopoli) in collaborazione con i salesiani di Don Bosco e il governo polacco.
“Abbiamo voluto dare alla cittadella il nome Mariapolis, la città di Maria. Desideriamo che la permanenza delle persone in questa cittadella modulare sia piena di speranza e che il simbolo di questa piccola Mariapolis possa diventare una grande prospettiva per la rinascita di tutta l’Ucraina”, ha affermato ad InfoAns don Andriy Bodnar, salesiano ucraino.
Le case-container, che sorgono nel quartiere popolare di Sykhiv, sono dotate di letti a castello, tavoli e armadi. Alcune camere sono organizzate come sale da pranzo, lavanderia, ospitano docce e servizi igienici. È stato realizzato anche un parco giochi per bambini.
I salesiani si occupano di gestire e distribuire i viveri per le 350 persone ospitate, grazie ad una cucina mobile e a un team di cuochi in grado di preparare 500 pasti al giorno, ma non solo, i Figli di Don Bosco forniscono assistenza psicologia, sociale e pastorale, organizzano laboratori per i bambini, attività per cercare di mantenere una parvenza di vita normale. Il Comune di Lviv provvede alla fornitura di energia elettrica e acqua, alla sicurezza, alla raccolta dei rifiuti e all’assistenza sanitaria due volte alla settimana.
In questi ultimi due mesi però la vita nella cittadella è un po’ complessa, il freddo dell’inverno e i blackout complicano tutto. I bombardamenti russi nelle ultime settimane hanno danneggiato gravemente diverse infrastrutture civili in molte zone del Paese, infrastrutture che garantiscono riscaldamento, elettricità e acqua alla popolazione. L’obiettivo della Russia è sempre più chiaro: creare una crisi energetica per mettere in difficoltà la popolazione ucraina in questa stagione invernale.
Sopravvivere senza acqua e riscaldamento durante le prime giornate con il termometro sottozero è molto difficile, ma purtroppo è solo l’inizio, si prevede che le temperature crolleranno fino a -20°C in alcune aree del Paese. “Il risparmio di elettricità rimane di fondamentale importanza”, ha dichiarato più volte il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, il governo da settimane sta esortando la popolazione a risparmiare energia riducendo l’utilizzo degli elettrodomestici, come forni, lavastoviglie e ferri da stiro data l’instabilità energetica del momento.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha avvertito che il Paese si trova di fronte a una catastrofe umanitaria, sono numerosi gli ospedali rimasti senza carburante, energia e acqua, questo comporta interruzione di operazioni, ricoveri, difficoltà a gestire i pronto soccorso. Alcuni analisti sostengono che il flusso di persone che stanno tentando di fuggire dal Paese in cerca di sicurezza e rifugi caldi sta aumentando ogni giorno.
“Ci stiamo preparando per un duro inverno, faremo di tutto per aiutare e mettere al sicuro le persone a Mariapolis e nelle altre missioni salesiane”, ci ha scritto pochi giorni fa il nostro caro don Michajlo Czaban, missionario salesiano in Ucraina.