Nella società guatemalteca il maschilismo è ancora molto radicato. Per capire a che punto si arriva: “Una volta sono dovuto andare a chiedere ad un marito di una signora che partecipa alla pastorale della promozione della donna di permettere a sua moglie di venire a messa… Sì, perché non le permetteva di venire a messa, perché doveva stare in casa e pulirla.”
La nostra pastorale della promozione della donna ha organizzato per il terzo anno consecutivo la marcia di sensibilizzazione a favore della donna. Una camminata per le vie del paese alla quale hanno partecipato uomini e donne della nostra parrocchia. È interessante che il municipio (il cui sindaco era donna) abbia iniziato anche lui ad organizzare una marcia analoga dopo che ha visto noi. Ogni anno aumentano le persone che vi partecipano e soprattutto aumentano anche gli uomini che si rendono conto che non è una questione di contrapposizione tra uomini e donne, ma di essere uniti nel costruire una società più giusto che noi cristiani chiamiamo il Regno di Dio.
In questi tre anni sono molti i risultati che abbiamo ottenuto. Molte donne si sono emancipate, riuscendo ad aprirsi delle proprie attività, a mettere in pratica quello che hanno appreso nei corsi e ad educare nella famiglia i propri figli ad essere differenti.
La nostra pastorale della promozione della donna, le aiuta a studiare, le aiuta ad imparare un mestiere e le appoggia psicologicamente, facendole recuperale quell’autostima che le violenze della vita le ha fatto ingiustamente perdere.
Leggi anche, La (non) parità di genere in Guatemala
Scopri la figura di don Giampiero De Nardi nella nostra sezione missionari