1300 sacche di responsabilità verso gli altri, 1300 borracce per la tutela dell’ambiente: sono gli utili “gadget” che Missioni Don Bosco contribuisce a fornire agli allievi e al personale delle scuole Medie, Superiori e Cnos-Fap dell’Istituto Agnelli di Torino: un kit anti Covid-19 con l’attenzione rivolta ai coetanei di tutto il mondo.
Lo storico istituto di formazione dei salesiani di Torino ha deciso di consegnare una sacca e una borraccia il primo giorno del rientro nelle aule. La sacca servirà a contenere gli indumenti che, per prevenzione del contagio, non si possono lasciare sugli appendiabiti; in questo modo si limitano i contatti con oggetti e con gli arredi. La borraccia contribuirà a ridurre l’uso della plastica e a preservare così l’ambiente da un rifiuto dannoso.
L’Istituto Agnelli si è così preparato ad avviare il nuovo anno scolastico “in presenza con tutti i laboratori attivi e in sicurezza, come auspicato con insistenza per tutte le scuole d’Italia. Ci sarà la massima attenzione per le misure preventive ma soprattutto si solleciterà quello spirito che da sempre caratterizza la scuola salesiana: l’educazione globale del giovane. Il rispetto, l’attenzione e la responsabilità costituiscono importanti aspetti dell’educazione nello spirito originario di Don Bosco.
L’Istituto Agnelli ha effettuato una serie di interventi nelle sue strutture, soprattutto quelle dedicate alla didattica, per garantire sicurezza e prevenzione dal non ancora scomparso rischio di contagio.
«Ci siamo preparati, abbiamo immaginato cosa avremmo potuto fare e di cosa ci sarebbe stato bisogno – spiega don Claudio Belfiore, direttore dell’Istituto Agnelli -, e abbiamo guardato oltre: oltre l’ansia e il timore da Covid-19, oltre le misure contenitive del contagio, oltre i limiti posti dalla situazione attuale». Il desiderio è quello di aiutare i ragazzi a non farsi dominare dall’ansia del rispetto delle norme da seguire una volta rientrati a scuola, ma di affrontare serenamente e con spirito costruttivo anche questa eccezionale condizione di pandemia.L’attenzione di un educatore salesiano poi spinge poi nella direzione di far capire che la responsabilità non si ferma entro le mura scolastiche ma prosegue a casa, nella città e nel mondo. «Siamo a Torino ed è qui che si concretizza il nostro impegno. Ma siamo anche nel cuore del pianeta, perché quello che succede qui da noi ha riflessi e riverberi ampi e inaspettati». Da qui è partita l’idea di associare alla consegna della sacca e della borraccia anche un moto di sensibilità verso la situazione globale, ed è risultato naturale collegarsi all’impegno salesiano per la cura e la salvaguardia dell’intera umanità. Missioni Don Bosco ne è il tramite diretto.
«Gli studenti italiani vivono per la loro parte il disagio ma anche le sfide positive di questa pandemia, e riteniamo che sia molto importante per loro capire quali condizioni vivano i loro coetanei in altri Paesi» spiega Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco. «I salesiani che operano in aree del mondo più sfortunate stanno cercando di offrire comunque le condizioni per proseguire la formazione scolastica. Ci sembra utile dare occasione ai nostri ragazzi di informarsi e di confrontarsi anche con situazioni estreme dove mancano aule, banchi e libri di testo, e gli insegnanti non possono far fronte ai loro compiti, ma dove ugualmente c’è la volontà di migliorarsi. Ci auguriamo che possa nascere un’amicizia fra studenti anche a distanza.»
Nella prima settimana di ritorno a scuola sono in distribuzione 1300 sacche e 1300 borracce personalizzate con i logotipi dell’Istituto Agnelli e di Missioni Don Bosco (v. fotografie allegate), così destinate:
– 440 kit per gli scolari delle Medie
– 270 kit per gli studenti del Tecnico
– 235 kit per gli studenti del Liceo
– 220 kit per gli allievi del CFP
– 86 kit peri i docenti di Medie e Superiori
– 28 kit per i formatori CFP
All’attenzione per l’educazione si affianca il grande sforzo messo in campo dall’Istituto Agnelli per garantire il regolare svolgimento delle lezioni e delle attività. Nei mesi estivi, infatti, sono stati portati a compimento diversi lavori e acquisti, tra cui la ristrutturazione di aule e l’acquisto di 175 banchi monoposto e 6 banchi di pneumatica per il laboratorio di meccatronica.
Missioni Don Bosco nello stesso periodo ha raccolto le richieste di aiuto provenienti da numerose scuole salesiane nel mondo: adeguamento degli spazi e delle attrezzature, per il distanziamento e per la corretta gestione dell’insegnamento, ma anche soccorso alle fasce più deboli degli studenti impedite dalla riduzione dei mezzi di trasporto per raggiungere i plessi scolastici e dalla mancanza di strumenti per la didattica a distanza. Senza dimenticare il pesantissimo condizionamento della mancanza di medicine e di alimenti resa ancora più drammatica dal lockdown. Anche su questo una sacca e una borraccia potranno portare gli allievi a pensare e a creare solidarietà.