In Etiopia, nella regione del Tigray è SOS fame

“There is famine now” (c’è fame in questo momento) e “le cose peggioreranno e anche di molto” in Tigray. L’allarme che arriva da Mark Lowcock, capo dell’Ocha, l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite, descrive l’emergenza umanitaria nel nord dell’Etiopia.

Oltre 350.000 persone nella regione del Tigray, luogo di scontri armati scoppiati a dicembre 2020 che hanno coinvolto la popolazione civile, stanno affrontando il rischio di una carestia imminente. L’emergenza è sempre più preoccupante, la mancanza di cibo e acqua potabile si aggiunge ad un contesto già messo a dura prova a causa della pandemia e dell’invasione di locuste avvenuta lo scorso anno.

Missioni Don Bosco insieme all’ong salesiana VIS si è attivata fin da subito, agli inizi di aprile, per portare aiuti alla popolazione più vulnerabile: stiamo distribuendo pacchi alimentari contenenti pane, acqua potabile, famix (miscela di farina, soia, latte e uova) e biscotti multivitaminici.

Migliaia di persone sono state costrette a fuggire dalla regione del Tigray: “Sono contento perché uno dei miei fratelli, nascosto sulle montagne, è riuscito a mettersi in contatto con me”, sono le parole di Ermes, un ragazzo di 24 anni che è riuscito a fuggire dal suo villaggio per raggiungere Mekelè, la capitale della regione. “Le linee telefoniche sono state interrotte per settimane, e ancora adesso è difficile riuscire a comunicare”, aggiunge Ermes, che è riuscito a trovare rifugio nella Sino-Ethiopian School, luogo diventato rifugio per centinaia di persone in fuga dalle città di Axum, Adua e Shire. Anche Agos, come Ermes, ha lasciato tutto dopo che la sua casa è stata bruciata e saccheggiata ed è riuscito a raggiungere la scuola, purtroppo però non ha più notizie dei suoi genitori, dei suoi fratelli e delle sue sorelle.

La soglia del livello 5 dell’Integrated Food Security Phase Classification (scala di insicurezza alimentare creata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) è stata raggiunta e risulta la più alta registrata negli ultimi dieci anni dalla carestia in Somalia del 2011. Gli organismi internazionali stanno monitorando la situazione: la regione è sull’orlo della carestia, ma affinchè venga dichiarata ufficialmente si devono verificare le seguenti condizioni:

– almeno il 20% della popolazione in una specifica area soffre di estrema scarsità di cibo,
– oltre il 30% dei bambini soffre di malnutrizione,
– il tasso di mortalità ammonta a due persone ogni 10.000 in un giorno a causa di fame, malnutrizione o malattie.

Missioni Don Bosco e il VIS non si fermano nel supportare il lavoro dei salesiani, se puoi, aiutaci, tante persone hanno bisogno di aiuto urgente, in particolare i bambini, come sempre i più vulnerabili.

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