“Sono emozionato, non vedo l’ora di partire”, sono le parole di padre Daniel Antúnez di pochi giorni fa, durante le ultime riunioni per finalizzare l’organizzazione del prossimo viaggio missionario in Congo. Il primo viaggio in Africa da presidente di Missioni Don Bosco con destinazione Congo, più precisamente la Repubblica Democratica del Congo e la Repubblica del Congo, anche dette Congo-Kinshasa e Congo-Brazzaville (le due capitali).
Don Daniel e la nostra fotografa Ester Negro partiranno a breve per visitare le numerose missioni salesiane nei due Paesi, grazie all’organizzazione di don Ghislain Nkiere, salesiano di Don Bosco a Kinshasa, faranno tappa nell’opera di Masina, nella preziosa missione di Mbuji May, conosceranno i tanti bambini che fanno parte del programma di adozioni a distanza, i ragazzi che frequentano le scuole di Kinshasa, parteciperanno ad alcune Sante Messe in terra di missione celebrate dai missionari in loco, visiteranno la missione di Tshikapa, con i suoi due Centri di formazione professionale.
Un viaggio per incontrare personalmente i salesiani che operano in prima linea in due Paesi in cui la presenza salesiana è storica: i Figli di Don Bosco sono arrivati in Repubblica Democratica del Congo più di 110 anni fa, nel 1911, quando fondarono la prima missione nel Congo belga dedicandosi subito alla costruzione di scuole e all’istruzione dei più piccoli, mentre in Congo-Brazzaville sono presenti sin dall’indipendenza del Paese dalla Francia, più precisamente dal 1960.
Il secondo viaggio post pandemia che ci consentirà di visitare numerosi progetti sostenuti grazie alle vostre donazioni, opere quali Centri di formazione professionale, scuole primarie, oratori, progetti di sviluppo agricolo, Centri di accoglienza per bambini di strada, ragazze madri e giovani vulnerabili e in particolari due missioni che hanno un valore immenso: Mbuji May e Tshikapa.
Nella missione di Mbuji May incontreremo il grande missionario don Mario Perez, salesiano venezuelano, arrivato per la prima volta in Congo-Kinshasa nel 1982, sempre al fianco dei bambini di strada, nella missione capoluogo della provincia del Kasai orientale, al centro del Paese, dove si occupa di violazione dei diritti dei bambini, in particolare del fenomeno dei bambini stregoni. Bambini di età compresa tra gli 8 ed i 14 anni, spesso orfani, disabili, albini che vengono accusati di stregoneria, spesso dai loro genitori, che individuano nei bambini la causa di ogni male, vengono additati come demoni, capaci di portare malattie, maledizioni, povertà. Bambini costretti a lasciare le proprie case e a vivere per strada, senza capire il motivo per il quale vengono abbandonati. I missionari salesiani frequentano quotidianamente le strade per poter entrare in contatto con loro e cercare di convincerli ad accompagnarli nel Centro di protezione e accoglienza dove possono garantire loro cure mediche e cibo in totale sicurezza. In un secondo momento, cercano di integrarli in un percorso di istruzione, che si aggiunge a giornate dedicate alla condivisione e al gioco con gli altri bambini accolti. Padre Mario Perez è il papà di tantissimi bambini e bambine accusati di stregoneria, un missionario che ogni giorno si spende per garantire vita e speranza ai più piccoli.
A Tshikapa invece, seconda città della provincia congolese del Kasai, i salesiani di Don Bosco hanno avviato la loro presenza nel 2013 aprendo due scuole di formazione tecnico-professionale. La città è tristemente nota per lo sfruttamento delle miniere di diamanti che ancora oggi rimane una fonte di reddito, anche per i più giovani. Spesso i ragazzi lasciano prematuramente la scuola per dedicarsi ai lavori di estrazione e aiutare le loro famiglie a sopravvivere, in particolare le ragazze trai 12 e 14 anni che vengono sfruttate dai cercatori di diamanti per trasportare la sabbia diamantata nel luogo di pulizia. Le scuole si trovano solo nel centro cittadino, di conseguenza i bambini delle periferie hanno grosse difficoltà a raggiungerle e questo è uno dei fattori che porta alla crescita del livello di abbandono scolastico. La comunità salesiana sta lavorando ad un progetto per la realizzazione della prima scuola primaria della zona, uno strumento fondamentale per contrastare il tasso di analfabetismo che raggiunge il 47%.
Due missioni, quelle di Mbuji May e Tshikapa, cardini della presenza salesiana in Congo, due missioni che non vediamo l’ora di vedere e documentare, insieme alle tante altre in entrambe le Repubbliche, per farvi conoscere da vicino il grande lavoro che i missionari di Don Bosco portano avanti in due Paesi in cui le opere salesiane sono riuscite a raggiungere importanti obiettivi per la popolazione più vulnerabile.
Buon viaggio padre Daniel!