Il prezioso sostegno ai pirañitas, i ragazzi di strada di Lima

Cari benefattori, grazie di cuore per la vostra gentilezza e solidarietà, preghiamo per voi e per le vostre care famiglie. La Casa Don Bosco di Lima è una casa che accoglie, una parrocchia che evangelizza, una scuola che prepara alla vita e un cortile per incontrare gli amici e vivere con gioia. La nostra missione ha subito una battuta d’arresto a causa delle restrizioni e del blocco delle lezioni per contenere il diffondersi dell’epidemia, ma grazie al vostro sostegno non ci siamo fermati del tutto…”, questo è un estratto dell’email che abbiamo ricevuto dalla Comunità di Accoglienza Don Bosco di Breña, distretto della capitale peruviana.

La Comunità di Accoglienza Don Bosco (CADB) non è solo uno spazio di aggregazione per i giovani più svantaggiati, è un rifugio per i pirañitas, i bambini di strada che affollano le vie della capitale, è una casa che garantisce un tetto, pasti regolari, cure mediche, servizi psicologici e sostegno spirituale, oltre a un percorso di reinserimento nelle famiglie. Un luogo per aiutare decine di ragazzi e ragazze a ritrovare la strada giusta, dare loro fiducia e sostenerli per far loro intraprendere un percorso formativo che permetta loro di trovare un’occupazione e costruire una vita migliore.

A causa della pandemia numerose attività del Centro sono state ridimensionate, ma il lavoro dei Figli di Don Bosco non si è bloccato: è stato riorganizzato il servizio educativo, grazie a lavoro di un’équipe multidisciplinare, il servizio dedicato alle famiglie con interventi specifici di accompagnamento e riavvicinamento alle famiglie per ragazzi al termine del percorso di formazione, il servizio per la salute per chi ha bisogno di cure e il servizio ricreativo con la riorganizzazione di attività di integrazione e ricreazione tra adolescenti e giovani della comunità.

Grazie al vostro supporto siamo riusciti a ristrutturare l’aula di informatica in modo tale che i ragazzi possano svolgere i loro compiti scolastici. Il vostro prezioso aiuto è stato necessario per sostenere le spese del Centro, acquistare nuove divise scolastiche e materiale per la formazione professionale, oltre a medicine e prodotti per l’igiene personale“, ci scrive padre Rafael Vildozo Murrillo, Direttore della Casa di Accoglienza.

“I giovani beneficiari del nostro Centro rappresentano la periferia della società e l’esposizione alle bande, alla criminalità, alla povertà delle loro famiglie che non hanno accesso all’istruzione. La loro situazione personale e familiare di esclusione sociale esige da noi una presenza di qualità e intelligenza per rispondere ai loro bisogni primari e aiutarli a crescere nel proprio progetto di vita.
Loro stessi sono i costruttori del loro cambiamento, sono i protagonisti del cambiamento da una situazione di bisogno a una di stabilità fisica, emotiva, economica e spirituale, e noi, Figli di Don Bosco, e voi, carissimi benefattori, siamo i loro facilitatori”, aggiunge padre Murrillo.

Grazie davvero di cuore!

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