L’inverno in Ucraina si sta avvicinando, una stagione fredda ancora più buia del solito è quella che si apprestano a vivere milioni di cittadini che convivono con la guerra oramai da più di 8 mesi. Per molti di loro non ci sarà cibo a sufficienza, né riscaldamento.
Da quando la Russia ha lanciato una serie di attacchi alle infrastrutture dell’Ucraina il risparmio di elettricità fa parte della vita quotidiana di migliaia di persone. Le interruzioni di energia elettrica sono sempre più diffuse, sia per quanto riguarda l’illuminazione pubblica che quella privata. Blocchi di energia causati dai guasti provocati dai bombardamenti russi e blocchi tecnici per cercare di risparmiarla il più possibile, per non sovraccaricare la rete. Il governo ha chiesto ai cittadini di utilizzarla con parsimonia, stando attenti ai consumi delle lavatrici e delle stufe elettriche soprattutto durante i momenti di picco, la mattina e la sera.
Secondo l’operatore di rete ucraino Ukrenergo, circa 1.000 specialisti lavorano 24 ore su 24 nelle condizioni più difficili e spesso rischiano la vita per ripristinare l’alimentazione entro poche ore dal bombardamento. “Possiamo mantenere questo ritmo grazie alle scorte di attrezzature necessarie precedentemente costruite. Inoltre, riceviamo supporto dagli operatori di rete europei che ci stanno aiutando con materiali di consumo e attrezzature per la riparazione e il ripristino delle nostre strutture infrastrutturali”, afferma Volodymyr Kudrytskyi, capo di Ukrenergo. Riporta il quotidiano austriaco Der Standard.
A Lviv i salesiani stanno riuscendo a portare avanti le attività di accoglienza presso l’ex Casa famiglia con l’aiuto di due gruppi elettrogeni donati grazie al vostro prezioso sostegno. Generatori di energia elettrica procurati dal signor Sandro Boesso, ex allievo salesiano della provincia di Venezia, incaricato da Missioni Don Bosco per recuperarli e spedirli. Un trasporto molto complesso e lungo, ma i primi di aprile siamo riusciti a farli arrivare a destinazione. Sono stati installati e messi subito in funzione. Strumentazione fondamentale per non far piombare nel buio la Casa oramai diventata rifugio per centinaia di persone, utilizzata per diversi giorni per soccorrere feriti, dare assistenza a donne incinta e ancora oggi a bambini senza famiglia, a persone che hanno perso la propria casa, gente scappata dai luoghi più pericolosi.
Purtroppo la situazione è ancora molto difficile, il nostro aiuto non si fermerà qui, ma ci tenevamo a condividere con voi il video di ringraziamento di don Michajlo Czaban, missionario salesiano in Ucraina.