Con i giovani al cinema: Missioni Don Bosco al Sottodiciotto

Missioni Don Bosco e il cinema: siamo certi che se quest’arte fosse stata concepita e sviluppata un secolo prima, il Santo dei giovani ne avrebbe fatto buon uso. Come poi fecero i suoi figli, protagonisti delle stagioni delle filmine educative e dei coraggiosi cineforum del secondo dopoguerra in Italia.

Anche il presidente di Missioni Don Bosco ha espresso il suo saluto alla 21ma edizione del festival cinematografico Sottodiciotto di Torino rimarcando che i salesiani stanno con i giovani e che un salesiano ama per natura ciò che i giovani amano.

Per questa ragione la partecipazione all’evento, che è costituito da proiezioni di film di diversa durata e stile, tutti rivolti al pubblico degli adolescenti e in molti casi realizzati da giovanissimi autori, attori e registi, online dal 4 all’8 dicembre 2020, per Missioni Don Bosco ha fatto un salto di qualità: non solo l’adesione convinta e il sostegno economico alla sua buona riuscita, ma anche la proposta di opere e di contenuti che rimarcano la sensibilità salesiana sul tema.

La linea di ricerca di quest’anno è quella della famiglia: diversificata secondo la geografia e le appartenenze culturali ma anche tassello imprescindibile della vita individuale e collettiva. Famiglie che non hanno bisogno di essere definite da una formula ma dove è fondamentale trovare i caratteri della relazione positiva, dello scambio amorevole per assicurare benessere e libertà ai suoi componenti.

Lo sguardo di Missioni Don Bosco è largo quanto il mondo, e non è condizionato da altro che non sia l’impegno a offrire a ogni piccolo la dignità e la possibilità di avere un futuro. Si sa bene che la famigia è in crisi in molti contesti; spesso i salesiani ne raccolgono i cocci e provano a invertire il corso degli eventi offrendo un tetto a chi è estromesso, istruzione a chi non ne ha possiblità, affetto a chi è stato violato. E sempre, come ci spiegano i missionari, provando a restituirli alle famiglie di origine, esse stesse bisognose di cure speciali e di investimenti per allontanarle dalla povertà materiale e morale.

Il cinema come forma di conoscenza del mondo

Come si esprime questo impegno partecipando dentro a un festival cinematografico? Gli organizzatori di Sottodiciotto si sono rivelati disponibili a includere le proposte di Missioni Don Bosco: è stata così creata una sezione dedicata alle opere del regista spagnolo Raul de la Fuente il quale ha realizzato mediometraggi per i salesiani di grande valore artistico e di forte impatto emotivo. Gli argomenti sono lo sfruttamento sessuale delle ragazze in Sierra Leone con il film “Love” e la narrazione della vita nel campo per i profughi sud-sudanesi in Uganda con il film “Palabek, rifugio di speranza”. Nella sezione, che porta il titolo “Animare l’impegno”, sarà anche presentato il film di animazione “Ancora un giorno” realizzato dallo stesso regista spagnolo insieme con Damian Nenow partendo dal diario del giornalista Ryszard Kapuściński che descrisse la guerra in Angola.

Proiezioni non proprio di intrattenimento, ma questo non preoccupa né Missioni Don Bosco né gli organizzatori del Festival: i giovani sanno apprezzare chi esprime la realtà anche se questa è dura da considerare. Anzi, la verità unita alla capacità espressiva può creare la disponibilità dell’animo di chi guarda un film a farsi partecipe di un processo di riscatto e di sviluppo. Una visione cinematografica non è impegno, ma può essere il preambolo a un protagonismo culturale e sociale che condivida lo sforzo di chui si trova in prima linea.

La fraternità universale che Missioni Don Bosco pone come presupposto per sollecitare la generosità dei benefattori si alimenta delle testimonianze dirette dei missionari, ma anche dell’attenzione della cultura e delle arti. La possibilità di entrare in dialogo con i giovani spettatori di un festival (che è anche un campus con laboratori per apprendere l’arte cinematografica e i dietro le quinte della produzione) è occasione decisamente importante per i salesiani.

Il futuro è la nostra missione anche nelle sale cinematografiche

Sarà proprio l’esito di un laboratorio e delle selezioni connesse a determinare il vincitore del Campus Short film Competition. Missioni Don Bosco assegnerà il premio “Missione Futuro” all’opera che meglio rappresenterà l’idea di scommettere sui giovani e sulle loro potenzialità. Un approccio coerente con l’impegno che i salesiani esprimono fondamentalmente con la creazione e con la getione delle scuole che consegnano ai giovani un titolo spendibile nel mercato del lavoro, commisurato alle condizioni economiche e sociali di ciascun Paese.

I missionari hanno un rapporto con il cinema che in molti casi li ha resi testimoni unici di culture antiche, di sistemi sociali in evoluzione, di interventi innovativi. Ci sono i documentari o semplici sequenze preziose per lo studio degli specialisti, Missioni Don Bosco si è fatta spesso promotrice di produzioni prima su pellicola più recentemente in digitale per raccontare i progetti e i suoi protagonisti. È così possibile sentirsi a casa quando un festival come Sottodiciotto ospita produzioni vicine alla sensibilità salesiana e soprattutto consente un dialogo diretto proprio con i giovani.

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