Aiutiamo i giovani di Kankan ad avere un futuro

“La Guinea ha diverse questioni da affrontare: il cambiamento sociale, lo sviluppo e il suo nuovo leader, ma la questione principale è aiutare i giovani ad avere un futuro. Giovani vulnerabili che hanno bisogno di qualcuno che gli aiuti a costruirsi un percorso di crescita e una vita migliore”, così padre Romeo Salami, giovane missionario salesiano in Guinea Conakry, già direttore dell’Ufficio dello sviluppo dei progetti nell’Africa occidentale, ha iniziato il racconto dettagliato del grande progetto di Kankan durante la sua visita a Valdocco pochi giorni fa. Un progetto in cui Missioni Don Bosco crede molto e che ha deciso di promuovere durante la Corsa dei Santi, la manifestazione sportiva che si svolge a Roma e che da diversi anni mira a promuovere un progetto a sostegno dei giovani svantaggiati di una missione salesiana.

Dal 1986 i Figli di Don Bosco sono presenti a Kankan, una delle città più popolose della Guinea, con una missione che svolge un ruolo strategico per centinaia di ragazzi dell’area. I salesiani scelsero questa zona per fondare la missione perché conoscevano bene il contesto, il livello di povertà era molto alto, il sistema scolastico insufficiente e il tasso di alfabetizzazione estremamente basso.

Con gli anni l’opera salesiana di Kankan è cresciuta molto e oggi è costituita da un centro di formazione professionale, un oratorio-centro giovanile e una casa di accoglienza al servizio di tutti ragazzi della zona. Il Centro conta attualmente 16 aule e garantisce formazione a circa 315 studenti suddivisi in 3 settori: meccanica generale e saldatura, meccanica automobilistica ed elettricità industriale ed edilizia. Oltre alle attività formative, il Centro consente a centinaia di ragazzi, non solo a coloro che frequentano i corsi di formazione, di svolgere attività sportive, socio-educative e socio-culturali molto preziose, data la totale mancanza di infrastrutture nella zona.

Un Centro che è diventato oramai un luogo sicuro, una casa di formazione ed educazione, uno spazio dove poter giocare e crescere in serenità, nonostante disponga di alcuni impianti sportivi realizzati ben prima degli anni ’90 che risultano oggi fatiscenti, i servizi igienici non sono adeguati e il materiale (palloni, maglie, reti, bandierine da campo, fischietti ecc) non è sufficiente. Padre Romeo Salami ci ha raccontato il contesto della missione di Kankan e il progetto che lui e i suoi confratelli hanno ideato per dare una nuova vita a una missione cardine del paese.

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