Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo nel 1945 aveva circa 100.000 residenti, oggi con i suoi 17 milioni di abitanti è la terza più grande metropoli dell’Africa dopo Il Cairo in Egitto e Lagos in Nigeria. Di fatto il numero abnorme di abitanti la rende la prima città al mondo di lingua francese.
I Salesiani di Don Bosco si stabilirono nel 1989 in uno dei distretti di questa enorme metropoli – Kingabwa – e oggi hanno un totale di 4 presenze, in un’area fortemente industrializzata. Sfortunatamente, queste fabbriche danno lavoro a persone che vengono da altre parti della città , dove il livello di istruzione è più alto e le persone ricevono una formazione professionale, quello di cui vanno in cerca queste aziende. Chi vive a Kingabwa non beneficia dei servizi presenti negli altri distretti della città , soprattutto per quanto riguarda sanità e istruzione, e non può sperare di essere assunto nelle fabbriche presenti nel quartiere.
Trovandosi sulla riva sinistra del fiume Congo l’unica attività lavorativa accessibile ai residenti è quella della pesca.
Il 60% della popolazione di Kingabwa è composta da giovani di età compresa tra gli 0 e i 15 anni, a fronte di due sole scuole, quella primaria di Saint Kiwanuka e quella secondaria conosciuta come College Saint François de Sales.
Entrambe queste strutture educative sono gestite dai Salesiani di Don Bosco e non sono sufficienti per ospitare tutti i bambini e ragazzi del distretto. I costi vivi delle scuole e gli stipendi degli insegnanti non permetterebbero di svolgere l’attività scolastica senza il concreto aiuto di donatori privati.
Ogni tentativo di migliorare le condizioni scolastiche dei bambini deve fare i conti con la capacità economica delle due scuole e spesso ciò che risulta necessario e utile per garantire lo studio si arena di fronte ai costi insostenibili.
A scuola con il sorriso
Per questo motivo Missioni don Bosco, in collaborazione con Cisalfa, ha deciso di sostenere il progetto che i missionari ci hanno presentato l’anno scorso: l’acquisto di 100 banchi per la scuola elementare.
Essendo la popolazione scolastica in continuo aumento (dagli iniziali 860 si era già passati, al momento della presentazione del progetto, a 1123 alunni) la scuola primaria ha dovuto cercare delle soluzioni alternative, chiedendo la disponibilità del personale scolastico per svolgere le lezioni su più turni.
I 100 banchi sono finalmente giunti a destinazione, per la felicità dei bambini. Oggi 956 bambine e 776 bambini possono seguire le lezioni e prendere appunti in condizioni più dignitose. Questi dati ci aggiornano anche sul numero degli alunni, che nel frattempo sono diventati 1732. Un impegno sempre più gravoso da sostenere ma che fa ben sperare, perché è indice di un maggiore impegno da parte dei genitori, sempre più consapevoli che l’istruzione è l’unica arma nelle loro mani per fornire una chance futura ai loro figli.
Per coinvolgere sempre più le famiglie nella gestione delle attività scolastiche è stato istituito un comitato dei genitori che insieme ai salesiani è incaricato di monitorare le necessità della scuola, a partire dall’approvvigionamento del materiale scolastico. Il comitato di gestione opera e può far fronte alle necessità grazie ai piccoli contributi dei genitori, dei benefattori e dei donatori locali.
La collaborazione tra salesiani e famiglie sta rendendo possibile dare continuità all’offerta formativa ed è un segnale importante perché fa crescere la consapevolezza che maggiori forze verranno coinvolte, migliori saranno le possibilità di crescita per questi bambini.