Padre Giuseppe Miele
Padre Giuseppe Miele
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LUOGO DI NASCITA
TERRA DI MISSIONE
missionari / Padre Giuseppe Miele
Sono padre Giuseppe Miele, lavoro da tanti anni in Madagascar per i bambini e i giovani svantaggiati. Insieme al vescovo Rosario Vella ho avuto l’onore di far parte della prima spedizione missionaria in questo paese nel 1981. Il nostro impegno e le nostre energie sono state dedicate da subito alla costruzione di scuole e centri professionali, e via via abbiamo creato opere di forte valore sociale. Oggi, siamo circa un centinaio di confratelli distribuiti in cinque comunità in tutta l’isola.
Nel 2016 sono stato trasferito dal noviziato di Ambohidratrimo a Fianarantsoa come direttore della casa di formazione dei giovani salesiani. Il Signore mi ha donato una grande serenità d’animo che mi ha concesso di iniziare questa nuova avventura inattesa.
L’energia che mi è stata donata la utilizzo per affrontare i tanti impegni e le tante preoccupazioni legati alla formazione dei giovani, sempre pronto a trovare ciò che è necessario per portare avanti le innumerevoli attività dell’opera salesiana.
L’opera in cui mi trovo è un puzzle di attività e interventi che rendono completo il volto di Don Bosco in questa città e regione del Madagascar: dalla formazione dei giovani confratelli, alla parrocchia, all’oratorio. Un oratorio ricco di tante iniziative per i bambini e i ragazzi più poveri di questo quartiere dove si sono affollate migliaia di famiglie fuggite dalle campagne devastate dai briganti, per inseguire il sogno di trovare una città più sicura… invece si sono trovate ancora più povere e spaesate, prive di casa, lavoro, scuola, assistenza sociale e medica.
La mia vocazione è testimonianza del fatto che i sogni possono trasformarsi in realtà. Fin da piccolo m’immaginavo missionario in qualche villaggio sperduto sulle orme di Don Bosco.
Nei primi giorni di permanenza qui a Fianarantsoa si sono presentati parecchi ragazzi che seguivo una ventina di anni fa: mi sono commosso perché uno di loro mi disse di aver avviato una piccola impresa di costruzione, un altro una piccola società per scavare pozzi, e con grande soddisfazione mi dicevano: “Senza l’oratorio Don Bosco non saremmo certamente arrivati a fare questo”. Ne erano fieri, e io più di loro. Questi risultati cancellano tutte le nostre fatiche e sacrifici. I salesiani si impegnano a seminare fiducia nei giovani malgasci, ci prendiamo cura di loro con grande gioia.
Posso terminare dicendo a chi ha nel cuore il desiderio di diventare missionario di non avere paura. Io non mi sono mai pentito, non ho mai avuto ripensamenti.