Sono padre Giovanni Corselli, sono nato a Catania il 24 luglio 1943 e sono stato ordinato sacerdote il 18 marzo 1970. I miei primi anni di sacerdozio fino alla partenza per il Madagascar li ho trascorsi nella zona di Palermo, a eccezione di un anno a Roma per la catechesi e due anni a Trapani come direttore e parroco. Posso dire che sono stati gli anni in cui il Signore mi ha preparato per la missione; sono vissuto sempre in contatto con le persone povere e con i giovani.

Tuttavia non mi aspettavo di essere inviato in missione, sebbene mi fossi battuto affinché l’ispettoria facesse la scelta di aderire al progetto Africa e avessi dato la mia disponibilità nel caso che ci fosse bisogno di me, anche perché avevo già 37 anni e nel 1980 ero stato fatto direttore del Gesù Adolescente a Palermo. Mi son sentito cadere il tetto addosso quando l’ispettore mi disse che ero stato scelto per partire.

Gli anni sono volati: 5 anni ad Ankililoaka, 9 anni a Tulear, 1 anno a Roma, 7 anni a Bemaneviky, 3 anni a Betafo, 9 anni a Bemaneviky e 3 anni a Ambohidratrimo come maestro dei novizi: con loro ho insistito moltissimo perché agissero per convinzione e non con un’adesione solo esteriore, che facessero le cose con amore e con passione, nello spirito di Don Bosco. Abbiamo una missione da compiere e che il Signore è con noi, ci ama, ed è lui a compiere la sua opera se noi lo lasciamo lavorare.

Da settembre 2019, l’obbedienza mi ha portato di nuovo ad Ankililoaka come direttore della comunità. Qui, come del resto in tutto il Madagascar, ci siamo dedicati alle scuole, all’evangelizzazione, alla costruzione di pozzi in quanto l’acqua è un problema molto sentito.

Mi sforzo continuamente di toccare con mano i bisogni della gente e le loro difficoltà per sensibilizzarli a fare della vita un servizio di amore. La gente ha bisogno di essere aiutata, incoraggiata, animata e sostenuta. I progressi sono molto lenti, ma è importante essere sempre accanto a loro.