Sono padre Fidelius, salesiano di Don Bosco nato nel Benin. 
La mia vocazione alla vita salesiana ha avuto inizio in casa con mia madre, da quando ero bambino mi iniziò alla vita cristiana, all’amore a Gesù e a Maria. Poi mi avvicinai ancora di più alla famiglia salesiana attraverso uno dei miei fratelli maggiori, già salesiano.  
 
Sono cresciuto in una parrocchia salesiana e, crescendo in quest’ambiente, in particolare nell’oratorio, mi sono lasciato prendere da Dio. Mi sono sentito chiamato a entrare in questa bella Congregazione, seguire Cristo con lo stile e il modo di Don Bosco, lo stare vicino ai più svantaggiati, ai più deboli, ai ragazzi e i bambini che vedevo tutti i giorni per le strade della mia città. 

Oggi sono missionario nell’amazzonia peruviana, direttore della comunità di San Lorenzo.  La mia storia missionaria non è ancora qualcosa di così magico e grande, ho solo dato la mia disponibilità come diacono al Rettor Maggiore per andare dove lo necessitava e mi ha mandato in Perù, dove ho incontrato una famiglia salesiana grande e accogliente che mi ha aiutato a integrarmi e a lavorare con molta volontà, a incontrare i giovani che hanno un grande cuore e tanti sogni che vogliono realizzare. 

Vivo in una comunità che si trova nel nord-est del Paese, nella selva, in una grande missione: ci dedichiamo a 7 etnie indigene, abbiamo una parrocchia che si estende per più di 35mila km quadrati e proviamo ad aiutare e supportare le necessità di ogni persona che si presenta, soprattutto i più deboli, gli anziani e i giovani, per questo abbiamo sviluppato un grande polo educativo e pastorale.