
Padre Attilio Stra

Padre Attilio Stra

DATA DI NASCITA
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DATA DI ORDINAZIONE
TERRA DI MISSIONE
missionari / Padre Attilio Stra
Padre Attilio Stra continua la sua missione dal Cielo.
Attilio Stra nasce in Piemonte, a Cherasco. La sua è una famiglia numerosa di contadini: il papà Gaudenzio e la mamma Giovanna Agosto hanno già quattro figli. La data di questa nascita sembra anticipare le scelte di una vita: “Fatima + Santa Maria Mazzarello + Attilio” diceva a proposito del suo compleanno. Fino all’età di 11 anni rimane nel piccolo paesino di campagna. Porta anche al pascolo le mucche e aiuta il papà, il fratello e le sorelle nei lavori della cascina. All’età di 11 anni si trasferisce nel seminario della città di Alba e continua gli studi fino alla quinta ginnasio. Le sorelle vanno a trovarlo in bicicletta, gli portano i vestiti puliti e ritirano i panni sporchi. Fa ritorno a casa solamente per le vacanze di Natale, di Pasqua e durante l’estate. Alterna volentieri lo studio con i giochi all’aperto: lo ricordavano ancora come il miglior giocatore di “palla a pugno” mai passato in quel cortile.
Terminato il ginnasio – incoraggiato da don Guglielmo Balocco, salesiano, anche lui di Cherasco, missionario in Birmania – si trasferisce nello studentato teologico salesiano di Bollengo, dove prosegue gli studi liceali. A 20 anni parte per il Vietnam, dove nel 1959 professa i voti perpetui; il 25 marzo 1963 viene ordinato sacerdote nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino
La svolta della missione di don Attilio Stra avviene nel 1976, quando accetta la proposta dei superiori di andare ad Haiti. Le lingue locali, fra francese e creolo, assomigliano all’italiano e al piemontese e così non è gli troppo difficile impararle per essere vicino alla gente. Scrive ai confratelli e alla famiglia messaggi, brevi, sempre positivi, colmi di gratitudine e di buone notizie. “Ottimisti con Don Bosco” confidava, “guardiamo in alto, guardiamo lontano. Siamo nel cavo della mano di Dio, sotto lo sguardo materno di Mamma Ausiliatrice“ anche quando si trovava ad affrontare con i suoi ragazzi tantissime difficoltà.
Già nel 1978 pone le basi della casa dei ragazzi, “La Kay”, dove li accoglie a centinaia per dare loro la possibilità di lavarsi, di mangiare, di dormire. Per costruirla ha chiesto aiuti ad associazioni e a enti benefici in Germania, Belgio e Olanda, oltre che in Italia a Missioni Don Bosco. Consapevole della precarietà dell’economia haitiana, ha sempre cercato di garantire continuità questa opera. Nemmeno il terribile terremoto del 12 gennaio 2010 l’ha fermato: rimasto sotto le macerie all’interno della scuola Enam a Port au Prince, di cui era Direttore, venne soccorso e trasferito nei giorni successivi in un ospedale a Santo Domingo. Si curò in Italia, dove doveva tornare ogni paio d’anni “per rimettere a posto la carcassa”, come diceva scherzando. Ma dopo il Covid rinunciò al riposo e alle cure: “se vado in Italia dovrò rimanervi, ed io ho ancora qualche cosa da fare con i miei cari Barabit”.
Don Attilio Stra si è spento a Cap-Haitien, Haiti, il 30 dicembre 2024.