La Giornata Internazionale della Donna in Guatemala

L’8 marzo si celebra anche in Guatemala la Giornata Internazionale della donna lavoratrice, una data che ogni anno ci ricorda che c’è poco da celebrare e ancora molto da fare per garantire i diritti alle donne in Guatemala.

Essendo una società profondamente maschilista, le donne hanno meno probabilità di eccellere, di studiare e di farsi una posizione sociale rispetto agli uomini, la situazione si aggrava per le donne indigene, e più se in una zona rurale. Hanno ridotte opportunità di lavoro, vengono violati continuamente i loro diritti, ricevendo retribuzioni inferiori a parità di lavoro, orari di lavoro eccessivi e non accedono al periodo di allattamento e alla maternità. Ultimamente una donna mi raccontò che lei lavorava 16 ore al giorno come cameriera in un ristorante, senza giorno di riposo e che quando c’erano feste, lavorava anche venti ore senza sosta. La pausa pranzo durava non più di quindici minuti. Lo stipendio inutile dire che non è neanche il minimo salariale, ma una donna che spesso è stata abbandonata dal marito quando è rimasta incinta, preferisce subire tutto pur di poter dare da mangiare ai propri figli.

Le donne, inoltre, non hanno accesso all’educazione perché normalmente si preferisce mandare i figli maschi a studiare mentre le figlie femmine restano a casa ad occuparsi della casa e dei fratelli più piccoli.

Per non parlare delle violenze fisiche e psicologiche che sono costrette a subire continuamente. Solo l’anno scorso il Ministero Pubblico ( MP ), ha registrato 54 mila denunce di violenza fisica, psicologica e sessuale alla violenza le donne Secondo la PDH , l’anno scorso fino ad oggi , il deputato ha registrato 12 mila denunce di reati sessuali contro le donne, (tra i 13 e 17 anni), le cui regioni più colpite sono state, Escuintla , Alta Verapaz , Quetzaltenango , Petén , Suchitepequez , San Marcos e Huehuetenango. Il dato è molto più alto perché queste sono le denunce effettuate, però la maggior parte dei reati non è denunciato questo dovuto al fatto che molti casi restano impuniti e che ciò che non fa altro che fomentare la violenza contro di esse. Senza ricordare che durante il conflitto armato, le violenze sulla donna hanno raggiunti atrocità indescrivibili.

Celebriamo, oggi 8 di marzo, la forza di tante donne che hanno dimostrato con la loro lotta instancabile, per mettere a frutto i propri talenti e ponendoli a disposizione della società. Celebriamo la perseveranza di tante di loro che con il loro entusiasmo stanno trasformando la storia del loro paese.

Don Giampiero De Nardi

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