Il 28 settembre si inaugura il Museo Etnografico Missioni Don Bosco

Alla vigilia della 150° partenza di missionari salesiani viene inaugurato a Valdocco  il Museo Etnografico Missioni Don Bosco. È stato concepito per rendere sempre più accessibile la conoscenza del mondo missionario ai pellegrini di Maria Ausiliatrice e si avvale di una generosa condivisione di materiali con il Museo Etnologico di Colle Don Bosco.

Il 28 settembre p.v. alle ore 14:00 il Rettor Maggiore dei salesiani, don Ángel Fernández Artime, benedirà questo nuovo spazio con la partecipazione di 17 ispettori da tutto il mondo, di 13 missionari rientrati per i corsi di aggiornamento in Italia e dei 36 nuovi missionari partenti. Con loro il presidente di Missioni Don Bosco, Giampietro Pettenon. Il giorno successivo Elisabetta Gatto, etnologa e curatrice del nuovo spazio culturale, condurrà le prime due visite guidate, alle ore 9.00 e alle ore 10.30. Ingresso e visita guidata sono gratuiti in questa occasione e in futuro.

Lungi dal voler essere esaustivo circa la presenza capillare delle missioni salesiane nel mondo, questo spazio museale è una vetrina delle presenze salesiane più significative a fianco delle popolazioni indigene e a tutela delle diverse tradizioni culturali.

Il percorso del museo è concepito per aree geografiche:

Sud America:
– Argentina, con le popolazioni della Patagonia e della Terra del Fuoco, destinazioni della prima spedizione missionaria salesiana nel 1875. Gli oggetti esposti sono un importante testimonianza di culture e di popolazioni ormai estinte; i manufatti raccolti da don Borgatello nel 1911 e don De Agostini nel 1932 si possono considerare oggi pezzi unici,
– Ecuador, con gli Shuar (ricordiamo l’opera particolarmente significativa di padre Bolla),
– Venezuela, con gli Yanomami (prezioso il lavoro di don Cocco),
– Brasile, con le popolazioni del Rio Negro, con i Bororo, gli Xavante e i Carajá

Asia:

– India, con i Naga del Nord-est,
– Cina
– Giappone

Oceania

– Australia, dal Kimberley
– Papua Nuova Guinea

Africa
– Kenya
– Angola
– Mozambico
– Repubblica Democratica del Congo

È possibile approfondire la visita anche scegliendo gli itinerari tematici per soggetto, disponibili nelle audio guide, come le vetrine africane dedicate al tema della musica e delle maschere, e ai segni di distinzione.

“Questo piccolo museo racconta di un incontro” spiega Elisabetta Gatto, “quello tra i missionari salesiani e alcune popolazioni con le quali sono entrati in contatto. Testimonianza di questo incontro sono gli oggetti che i missionari hanno portato in Italia e che fanno parte delle collezioni del Museo Etnologico Missionario di Colle Don Bosco. Troviamo esposti utensili, arredi, abiti, ornamenti, frutto della creatività con cui i diversi gruppi umani hanno saputo adattarsi all’ambiente, trasformando le risorse disponibili per le esigenze della vita quotidiana e per la realizzazione delle pratiche culturali e rituali”.

Il Museo Etnografico Missioni Don Bosco si apre alla contemporaneità grazie alla documentazione contenuta nel maxischermo che testimonia l’impegno attuale dei missionari salesiani nel mondo a favore delle popolazioni più svantaggiate e più bisognose di aiuto. Il visitatore potrà esplorare attraverso un monitor alcune realtà delle presenze salesiane nei cinque continenti, raccontate anche attraverso fotografie e brevi video.

Il museo è situato nella palazzina a fianco della Basilica di Maria Ausiliatrice 32, dove in precedenza era collocata la portineria. Il presidente di Missioni do Bosco si augura che molti benefattori vogliano visitarlo.

L’iniziativa, rilevante sul piano missionario, costituisce un tassello originale della dimensione internazionale di Torino e del Piemonte e un deposito scientificamente rilevante della cultura dei popoli nativi di tutto il mondo, oltre che un insieme di oggetti curiosi e belli da vedersi.

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