Padre Erminio, da Clairvaux ad Ambatondrazaka

Carissime amiche e amici, vi scrivo per l’ultima volta da Clairvaux, perché tra qualche giorno lascerò questa casa salesiana al termine del mio servizio come responsabile del Centro, affidandola al nuovo direttore che è don Luca Treglia, anche lui da 38 anni in Madagascar, dove ha lavorato in molti campi e luoghi diversi, legando il suo nome soprattutto alla realizzazione e alla guida della Radio Don Bosco.

L’obbedienza ricevuta dall’Ispettore mi invia nell’ultima opera salesiana aperta in Madagascar, in una cittadina dell’interno, dove l’altopiano comincia a degradare verso la costa orientale, a circa 800 metri di altitudine: Ambatondrazaka, è il nome della cittadina capoluogo di una zona importante del Madagascar, con il suo grande lago Alaotra e le vaste distese di riso. Non mi mancherà certo di incontrarmi con numerosi ragazzi bisognosi (anche là c’è una scuola di recupero elementare per ragazzi/e poveri non scolarizzati), anche se rimpiangerò un pochino quelli di Clairvaux.

Vi racconto quanto accaduto qui in questi ultimi tre mesi, da giugno ad agosto. A giugno ho ricevuto circa 270 famiglie per l’iscrizione dei loro ragazzi per il prossimo anno scolastico, 170 attendono il test di ingresso per poter essere accolti, purtroppo abbiamo solo 110 posti disponibili nelle prime classi… Intanto è terminato l’anno scolastico con gli esami interni di passaggio di classe e quelli dei giovani del terzo anno, in vista del certificato di fine formazione, che diamo a tutti aggiungendo la menzione del risultato. È importante ed è richiesto dai datori di lavoro che conoscono la serietà della nostra scuola. Solo quattro degli allievi non sono stati promossi, ma possono riscattarsi con gli esami statali di luglio. Nella scuola di recupero dell’oratorio, invece, tutti i ragazzi/e hanno ottenuto il loro certificato elementare e quasi tutti si sono iscritti al Centro di formazione professionale.

Due giorni prima della festa nazionale malgascia, con la riunione di tutti i ragazzi con i loro genitori o ‘mpiantoka’ (tutori), abbiamo riaperto le porte per la preparazione immediata agli esami del BEP, svoltisi dal primo al quattro luglio. È la prima volta negli ultimi 25 anni che i giovani fanno questo esame, riservato agli studenti del liceo tecnico poco prima del BAC, l’esame di maturità. I nostri giovani hanno il certificato della scuola elementare e al più uno o due anni di “scuola media”, dunque partono da un livello molto basso per tentare questo esame. Ebbene, la sorpresa magnifica è stata che otto su dieci sono stati promossi! Premio meraviglioso all’impegno dei formatori e alla buona volontà dei giovani di riuscire nella vita, così avara di soddisfazioni per loro.

Durante tutto il mese di luglio i ragazzi del secondo corso hanno fatto uno stage nel Centro per rimettere un po’ di ordine negli ambienti e riparare i guasti. Sono state quattro settimane intense che li hanno abituati ad un ritmo di lavoro continuato, come quello che dovranno compiere dal prossimo anno quando cercheranno un lavoro per vivere. Nel frattempo, all’oratorio si svolgeva il ‘Fy Don Bosco’, il campo estivo con la partecipazione di 800 ragazzi e ragazze dai 10 ai 18 anni: 4 settimane piene fino al 10 agosto, con grande soddisfazione dei ragazzi e delle loro famiglie.

Il nostro Centro riprenderà vita il 2 settembre, martedì scorso è arrivato don Luca, il nuovo direttore, e ci siamo incontrati lungamente discorrendo dei ragazzi e del Centro; ma lui lo conosce già, perché vi ha lavorato all’inizio degli anni ’90. La prossima lettera ve la scriverà lui, anche se io non vi dimenticherò e forse mi farò ancora vivo. Il Signore Gesù vi benedica e vi ricompensi del bene che ci avete prodigato con l’abbondanza della sua Grazia!

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