Sono don Gui da Silva, vengo dal Timor Est e ho conosciuto per la prima volta i salesiani all’oratorio di Don Bosco di Venilale, era un luogo che frequentavo molto, lì passavo tante ore a giocare e a studiare. Col passare degli anni mi sono reso conto quanto era importante il lavoro quotidiano dei missionari salesiani con i giovani, in particolare con i più bisognosi, come ero io, la mia famiglia non aveva tante possibilità economiche… Era un lavoro di cura, accoglienza e di amore, questo mi ha spinto a iniziare un percorso spirituale e a pensare di dedicarmi in tutto e per tutto alla vita salesiana.

Ho finito la scuola in Timor Est, poi ho frequentato gli studi di filosofia in Indonesia e di teologia in Italia, a Messina, infine ho seguito dei corsi di finanza nelle Filippine.

Sono direttore dell’Ufficio Progetti e Sviluppo in Timor Est, insieme ai miei confratelli, analizziamo le necessità delle opere e progettiamo i progetti di sviluppo per poter far crescere le attività salesiane nel nostro Paese. Sono numerosi i progetti che ancora oggi si focalizzano sulle conseguenze dell’occupazione indonesiana, il Timor Est ha subito una delle peggiori atrocità nella sua lotta per l’autodeterminazione: migliaia di persone sono state uccise e deportate, tante infrastrutture pubbliche sono state distrutte, come l’80% delle scuole. Noi salesiani crediamo fortemente che il Paese debba ripartire dall’istruzione, un’istruzione di qualità che è possibile garantire solo in delle strutture attrezzate e sicure. Ad oggi siamo 200 salesiani in 11 comunità, abbiamo diverse scuole di ordini e grado, scuole tecniche e agricole, centri di formazione professionale e centri di accoglienza.