Eradicare l’analfabetismo, promuovere lo sviluppo
progetti / Eradicare l’analfabetismo, promuovere lo sviluppo
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Una terra densa di missioni salesiane
L’esperienza dei salesiani in Angola nell’ambito dell’alfabetizzazione si basa sul metodo Don Bosco, che ha iniziato a essere applicato nel Paese africano nel 1994. Dal 1999, anno della sua prima pubblicazione locale, ad oggi, il metodo si è diffuso in tutto il Paese: Luanda, Luena, Benguela, Kwanza Norte, Kwanza Sul, Cuando Cubango, Lubango, Luanda Sul, Huambo, Cabinda, e ha raggiunto i destinatari più diversi, fino ad adattarsi alla realtà angolana, introducendo alcuni cambiamenti senza perdere la propria identità. L’apprendimento della lettura e della scrittura, che è l’obiettivo immediato dell’alfabetizzato, si ottiene di solito in trentaquattro o quaranta lezioni di due ore ciascuna; a volte in molto meno tempo. Fin dalla prima lezione, lo studente legge la prima parola e scrive la prima sillaba. Poi si passa alla formazione e alla scrittura di parole e alla formazione e alla scrittura di frasi. Questa velocità dà allo studente un senso di progresso ed è una grande motivazione sia per lo studente che per l’insegnante – la maggior parte degli adulti rinuncerebbe se non vedesse risultati rapidi e concreti. Il metodo è facile da applicare e non richiede materiali didattici costosi. E, soprattutto, non richiede una specializzazione da parte di chi la applica, rendendo possibile l’intervento anche di volontari impegnati nel sostenere il lavoro salesiano.
Un programma di alfabetizzazione per 2.400 beneficiari
Quest’anno i Figli di Don Bosco celebrano i 43 anni della loro presenza in Angola. Nella sola capitale, Luanda, sono ben otto le opere salesiane fra parrocchie, oratori e case di accoglienza. Ma oltre la capitale, una città ricca di grandi contrasti sociali e urbanistici, dove si passa senza soluzione di continuità dai grattacieli del centro ai poverissimi quartieri periferici, c’è anche l’Angola delle zone rurali, dove le persone vivono di agricoltura di sussistenza, di lavoretti giornalieri e di piccoli commerci. È questa la realtà in cui si sono calati i Figli di Don Bosco quando nel 2021 fondarono, grazie al supporto dei nostri benefattori, una nuova missione alla periferia di Huambo. Qui la stagnazione economica penalizza ogni aspetto della vita sociale. La popolazione dell’area è stimata in 120.000 persone, con un’altissima percentuale di bambini e una stima del 75% della popolazione di età compresa tra 0 e 25 anni. Gli aspetti più negativi di un contesto di profonda deprivazione sono in primis le difficoltà di accesso all’occupazione, alla sanità, all’istruzione. L’analfabetismo nell’area di Munda-Paiva è estremamente radicato ed è il primo ostacolo che i Figli di Don Bosco vogliono abbattere per garantire dignità e sviluppo agli abitanti di questa povera periferia africana. Per questo hanno organizzato un programma di alfabetizzazione rivolto a 2.400 persone, di cui il 70% donne adulte e il 30% adolescenti, qui a Munda-Paiva, nel cuore dell’Africa più povera. I missionari salesiani ci hanno chiesto aiuto per la stampa degli 11.000 libri che useranno le donne e i giovani coinvolti nel programma e che verranno utilizzati per diversi anni.
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