Fambul, un rifugio sicuro per le ragazze abusate
progetti / Fambul, un rifugio sicuro per le ragazze abusate
Fambul, un rifugio sicuro per le ragazze abusate
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Il terribile contesto
La violenza di genere, fenomeno già ampiamente presente, si è ulteriormente aggravata in seguito alla pandemia. L’instabile situazione economica ha aumentato la necessità di ricorrere alla prostituzione come mezzo di sussistenza, con un conseguente aumento della percentuale di gravidanze adolescenziali, matrimoni infantili, mutilazioni genitali femminili e traffico di esseri umani.
Un centro per le giovani vittime della prostituzione
Il Girls Shelter è un rifugio del Don Bosco Fambul per ragazze tra i 9 e i 17 anni che sono state vittime di sfruttamento sessuale o coinvolte nella prostituzione. Un ambiente sicuro per riabilitarle e reintegrarle nella società . Dal 2016 ha riunito con successo oltre 550 ragazze con le loro famiglie e ha fornito loro sostegno, pochissime sono tornate in strada. Ancora oggi è molto difficile convincere la polizia a perseguire i protettori o i clienti a causa dell’accettazione sociale della società , della corruzione, del fatto che il 25% dei bambini del paese non vive con nessuno dei genitori biologici e che più del 50% non compare in nessun registro delle nascite. L’obiettivo dei missionari è garantire un rifugio, cure mediche, formazione e sostegno psicosociale a 180 ragazze minorenni, reintegrandole ove possibile nelle proprie famiglie.
Il progetto si divide in 5 fasi:
- individuazione e accoglienza,
- riabilitazione,
- rintracciamento e ricongiungimento familiare,
- sostegno e rappresentanza legale,
- lavoro in rete.
Gli assistenti sociali del programma visitano i luoghi più frequentati (nightclub, bordelli e baraccopoli), cercano di avvicinare le ragazze presentando loro un’opportunità di vita differente. Dopo averle accolte, vengono visitate da personale sanitario e si stabilisce un piano terapeutico specifico. In media, ogni settimana 5 ragazze che hanno subito violenza entrano nel percorso del Don Bosco Fambul. Vengono ascoltate le loro storie, registrate in cartelle per poi partecipare agli incontri di consulenza psicologica. I salesiani garantiscono loro cibo, vestiti, materiali igienico sanitario, cure mediche e una camera singola. Le giovani partecipano a corsi informali per prepararsi al reinserimento nel sistema educativo, corsi di maglieria, ristorazione, parrucchiere, oltre a incontri formativi sui diritti delle donne e dei bambini, igiene, malattie sessualmente trasmissibili. Sono previste uscite educative e ricreative. Ricevono assistenza legale: la priorità del programma è la sicurezza e la protezione delle ragazze; nessun uomo può soggiornare nel centro, tranne gli assistenti sociali. I salesiani forniscono sostegno spirituale e gli assistenti sociali supportano il rintracciamento e il ricongiungimento. Tutto questo collaborando con altre istituzioni governative e non governative per offrire un supporto coordinato.
Un progetto a cui teniamo molto che mira a garantire un prezioso sostegno a 180 ragazze abusate e alle loro famiglie (le figlie e le sorelle delle vittime vengono ospitate nel centro), grazie per il tuo aiuto!
Progetto solidale della XXXI edizione del Concerto di Natale in Vaticano che sarà trasmesso in prima serata il 25/12/23 su Canale 5. Una serata speciale per sostenere le missioni salesiane in Sierra Leone.
PAESE
AREA TEMATICA
BENEFICIARI
CODICE PROGETTO
-
Ci aiuti a fornire cibo, vestiti e materiale igienico sanitario
35€
DONA
-
Contribuisci a garantire cure mediche e supporto psicologico
80€
DONA
-
Doni sicurezza e futuro per le ragazze abusate del Fambul
300€
DONA