A quasi quattro mesi dal terremoto del 6 febbraio scorso e dalle innumerevoli scosse di assestamento successive, la situazione per la popolazione della Siria non è migliorata significativamente. Le conseguenze della guerra, la crisi economica e sociale, l’aumento dei prezzi, la mancanza di cibo, la mancanza di lavoro stanno accentuando i problemi di una crisi umanitaria senza precedenti, al quale non sono estranei nemmeno i bambini.
Come ogni anno, i salesiani in Siria in questo periodo preparano le attività estive per i minori, che quest’anno hanno un fine dichiarato: aiutare quasi 2.000 bambini, ragazzi e giovani a superare il trauma causato dal devastante terremoto.
Le porte delle case salesiane continuano ad essere aperte e la distribuzione di cibo e buoni pasti non si è fermata, inoltre da qualche settimana i salesiani hanno iniziato una seconda fase di sostegno alla popolazione, una fase incentrata sulla ripresa delle attività sportive e ricreative per i minori e sulla cura delle persone perché possano superare stress e traumi.
Una terza fase sarà poi quella dei tradizionali campi e delle attività estive a cui partecipano sempre centinaia di bambini. In quest’occasione, le case salesiane di Damasco e Kafroun accoglieranno quasi 2.000 bambini tra gli 8 e i 18 anni, con l’obiettivo di alleviare i disturbi da stress post-traumatico di cui soffre la maggior parte di loro.
Secondo uno studio di una psicologa che lavora con i salesiani ad Aleppo, Mariam Ghosn, si evidenzia che l’85% dei bambini ha bisogno di sostegno psicologico e una delle risposte concrete e utili a questa situazione è sicuramente il coinvolgimento dei più giovani ad attività di gruppo e terapie.
Per il programma estivo è già stato trovato il tema guida, quello del “Bosco Space”. Per sei settimane, attraverso le storie di sei bambini che vengono inviati su sei pianeti dello “Spazio Don Bosco”, i minori accolti nei campi estivi impareranno sei diversi virtù – una per ogni pianeta – che gli saranno utili “al ritorno sulla Terra”. Nell’offerta dei campi estivi, i salesiani garantiscono ai ragazzi il trasporto, la merenda e tutto il materiale utile per le attività.
Viaggiando con la fantasia, oltre 2.000 minori bisognosi scopriranno:
- il pianeta delle Buone Azioni, dove impareranno a condividere e a comunicare,
- il pianeta dei Sogni, per prestare attenzione ai segni di Dio nella vita,
- il pianeta della Vita, per imparare ad assumersi le prime responsabilità,
- il pianeta delle Decisioni Fatidiche, per imparare ad avere fiducia e a non arrendersi;
- il pianeta dei Princìpi, per avere un’etica e distinguere il bene dal male,
- il pianeta dei Sogni Realizzati, per imparare osservando la bellezza che ci circonda.
L’esperienza estiva dei minori si concluderà con cinque giorni di coabitazione presso l’opera salesiana di Kafroun, in un ambiente sereno, alle pendici dei monti, per permettere ai partecipanti di assimilare e condividere le esperienze maturate con gli altri minori.
Una missione che alcuni bambini sfollati hanno già conosciuto subito dopo il terremoto, dopo essere scappati con la propria famiglia dalle case completamente distrutte. Abdulmalik, 11 anni, nonostante la tanta paura, si è ambientato subito: “siamo stati invitati a partecipare alle attività offerte dal Centro salesiano di Kafroun. Ho vissuto esperienze nuove e bellissime, ho imparato molti giochi e ho giocato molto a basket. Ho avuto l’opportunità di salire sul palco e recitare per la prima volta. Per la prima volta nella mia vita ho visto un grande schermo e abbiamo visto un bellissimo film.”