Il fiore all’occhiello della formazione a Legazpi

Cari amici, sono il salesiano che nel giugno 2001 ha fondato il Don Bosco Agro-Mechanical Technology Center di Legazpi nelle Filippine, il Centro professionale meccanico-agricolo nelle colline di noci di cocco, sorto tra la gente, tra gli agricoltori.

Uno degli obiettivi di questo Centro è educare i giovani che hanno completato le medie superiori. Ringraziando Dio, abbiamo diplomato 21 gruppi di giovani per un totale di 3.000. La grande maggioranza è stata impiegata in ditte valide, che conosciamo, le visitiamo prima di mandare i nostri giovani per il tirocinio. Da qualche anno sono le ditte stesse che contribuiscono ad una parte del costo della retta per un numero di studenti e garantiscono di prenderli come apprendisti con buona possibilità di impiego. Cerchiamo di migliorare l’insegnamento di anno in anno. Le ditte riconoscono che il Don Bosco da un buon insegnamento tecnico e buona educazione morale, sviluppo della personalità, valori civici e cristiani.

Sono stato responsabile del Centro per i primi 15 anni, è stato difficile organizzare tutto, particolarmente le finanze. Ora è più facile poiché le ditte si impegnano a cooperare anche con dei fondi, loro usufruiscono di alcuni sconto sulle tasse per sostegno a progetti sociali e garantiscono l’impiego di buona parte dei giovani.

I corsi offerti ai ragazzi sono: impianti elettrici residenziali, manutenzione di condizionatori d’aria per uso domestico, saldatura elettrica di tubi, manutenzione e riparazione di moto, coltivazione di ortaggi, allevamento di maiali e galline e un corso di base di contabilità. Sono corsi di un anno seguiti da 5 mesi di tirocinio. Tutti i giovani sostengono un esame di qualifica dall’agenzia governativa per scuole professionali. Durante il 2021 abbiamo accettato solo 50 giovani nei corsi regolari a causa del covid, ma circa 140 (ragazze e donne che abitano relativamente vicino), per i corsi brevi, corsi pratici utili per chi ha una farm ad uso familiare: allevamento di galline e pollastre, allevamento di maiali, e ortaggi (il covid tra le famiglie in collina non ha fiorito).

Un progetto particolare che il Centro Don Bosco ha iniziato recentemente è stato l’insegnamento di agricoltura di base a giovani e familiari indigeni che abitano a 60km dal centro, in montagna, in una zona in cui vivono solo loro. I giovani frequentano le elementari nella zona e per le medie e medie superiori si uniscono agli studenti del paese vicino. L’Integrazione è molto buona: parlano la stessa lingua, assomigliano ad altri giovani del paese ma abitano nella loro zona quindi sono più “riservati”. Il programma dei corsi consisteva nell’insegnare a piantare e crescere la pianta di abaca e alcuni ortaggi. Loro già la coltivavano, ma avevano bisogno di una sorta di corso di aggiornamento, maggiore tecnologia, questo è il prodotto più importante per il loro mercato. Coltivare riso in montagna è molto difficile e non economico, questo prodotto è più ideale.

Ai partecipanti, due agenzie governative hanno consegnato una buona quantità di semi, piantine, attrezzi e cibo per il pranzo da fare durante i corsi. Ogni mese per un anno un nostro istruttore andava dalle diverse famiglie a vedere il lavoro e a proporre suggerimenti. Hanno già fatto una raccolta ed estratto le fibre tessili. L’abaca assomiglia molto alla pianta di banana. Il tronco contiene fibre lunghe, forti e sottili, molto ricercate dal mercato. Con essa si ricava la canapa di Manila per fare le corde, è usata anche per lavori artigianali e tessuti di pregio. I partecipanti e i capi della zona hanno apprezzato molto questa iniziativa. Il Don Bosco è il primo e l’unico centro che si occupa di fornire formazione a famiglie indigene nel campo dell’agricoltura. Piantano anche patate dolci, arachidi e qualche ortaggio. Il terreno è fertile, ma c’è molta pioggia, diversi tifoni, è un’area vicina all’oceano Pacifico. Quindi convivono con tifoni e la pioggia.

Tre giovani indigeni che hanno completato le medie superiori e i brevi corsi speciali si sono iscritti al nostro Centro e hanno conseguito il diploma due settimane fa. Ora sono già impiegati in buone ditte. Altri si sono iscritti e a maggio ’23 inizieranno il loro tirocinio. Sono fieri di essere bosconians (ex-allievi Don Bosco). Stimiamo che ogni anno avremo dei giovani iscritti provenienti da quella zona e quindi poi in grado di trovare un buon lavoro, ciò sarà di grande aiuto economico e sociale per le famiglie e della zona e per il futuro della popolazione.

Da 7 anni offriamo periodi di tirocinio in agricoltura per 60 giovani, ragazzi e ragazze, circa 10 all’anno, che frequentano corsi superiori in agricoltura in una scuola di una Diocesi a 80 km dal Centro.  Questi periodi di 3-5 mesi sono richiesti per diplomarsi come insegnanti in agricoltura. Mi rende felice vedere ragazzi e ragazze che escono dalla loro casa molto semplice in collina, vedere che si vestono bene, prendono l’insegnamento molto seriamente, vanno nelle ditte e in genere fanno molto bene; si rendono conto che hanno dei talenti e fanno il loro meglio nell’impiegarli. Credo che i genitori nelle loro comunità siano soddisfatti come lo siamo noi.

Siamo davvero riconoscenti verso tutti i benefattori, grazie di cuore.

Luigi Parolin, missionario salesiano nelle Filippine.

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