Sono padre Florent Dembele, salesiano di Don Bosco in Madagascar.

Ho conosciuto la prima volta i salesiani nel 1998 durante la scuola superiore a Bamako, la capitale del Mali. Il primo Figlio di Don Bosco che ho incontrato era un missionario spagnolo, un uomo che si spendeva tantissimo per spiegare la Bibbia ai più giovani. Mi sono ritrovato in uno dei suoi gruppi formativi e così ho iniziato a conoscerlo e a esplorare la strada verso la mia vocazione.

Ho girato diversi paesi durante il mio processo di formazione, sono andato in Burkina Faso e in Togo, ma la mia prima terra di missione è stata la Turchia, il primo paese che ho raggiunto dopo aver ricevuto la croce missionaria dal Rettor Maggiore nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco. Poi sono andato a studiare teologia in Kenya e infine i miei superiori mi ha chiesto se volessi andare in Madagascar.

Ho iniziato la missione in Madagascar accanto agli aspiranti salesiani e poi mi sono dedicato alla formazione dei novizi.

Oggi mi trovo nell’oratorio di Ivato, una città situata nel distretto di Vondrozo nella regione di Atsimo-Atsinanana. Uno dei luoghi più importanti della nostra missione, il centro di tutta la missione, all’oratorio si trova la comunità, la parrocchia e tutta l’opera salesiana. Un luogo prezioso per tutti i giovani che lo frequentano, uno spazio sicuro e di crescita in cui i giovani vengono a giocare, a conoscersi, a imparare ad amarsi. L’avvenire della missione in Madagascar si trova nell’oratorio. Non smetterò mai di ringraziare Dio per i primi missionari italiani che sono arrivati in questa grande isola e hanno fondato il primo oratorio del paese: dopo Torino è proprio qui che si trova il vero oratorio di Don Bosco! All’oratorio ci prendiamo cura dei bambini che non hanno famiglia e gestiamo attività di formazione professionale. L’oratorio raduna tutti i settori della nostra missione e questo è la cosa più bella della nostra missione.