Pasqua in Ghana: condizionati dalla pandemia, ma non privi di fantasia

Ci scrive – e lo ringraziamo – il salesiano coadiutore Riccardo Racca dal Ghana:

Come in Italia e molte altre parti del mondo, anche noi qui in Ghana stiamo vivendo un tempo “straordinario” per almeno due motivi: il primo è legato alla pandemia del Coronavirus e l’altro è legato a noi cristiani che stiamo vivendo i giorni del cuore della nostra religione: la Pasqua, la morte e la risurrezione di Gesù, il nostro “capo”.

Quest’anno però questi due eventi, uno nuovo e uno che si ripete ogni anno da duemila anni e questa parte, si intersecano, si toccano e ci toccano in modo singolare. Triduo pasquale “online” ,  ultima cena e lavanda dei piedi virtuale alle 8.30 su canale You Tube. Venerdì Santo la Via Crucis seduti sul divano di casa davanti al televisore. Atmosfera surreale che ho mai vissuto nei miei 64 anni precedenti né a Torino né nei miei 23 anni in Africa. Ogni tanto cerco di fare mente locale: “ma che cosa mi sta capitando? Sogno o son desto?”.

Qui è quasi un mese che le scuole sono chiuse e le chiese anche. Il Presidente ha firmato già da due settimane il “lock down” della capitale Accra e di Kumasi, la seconda grande metropoli ghanese. Qui a Sunyani nella mia missione le regole per i movimenti non sono ancora troppo strette, ma la Chiesa e anche i nostri Superiori religiosi ci hanno invitato a rispettare le regole emanate dal governo. Il risultato è: non si va in chiesa per nessuna funzione religiosa; tutto da casa, come in Italia.

Questa limitazione fisica di movimento ha creato per fortuna una sferzata di adrenalina spirituale in molti sacerdoti e religiosi che sono diventati molto dinamici ed attivi contagiandosi vicendevolmente nel campo dei media e dei social, ormai alla portata della stragrande maggioranza delle persone, soprattutto dei giovani.

Io ho la fortuna di essere membro di una piccola comunità religiosa e quindi sono e sarò “privilegiato” di vivere ed essere presente per le varie funzioni religiose della Pasqua nella nostra chiesetta interna. La gente comune e io stesso, abbiamo la possibilità di collegarci col nostro Vescovo o con la parrocchia, e “partecipare” a tutti i momenti liturgici previsti nei prossimi giorni tramite uno smartphone.

Un appuntamento che mancherà a tutti noi quest’anno qui a Sunyani è la giornata di Pasquetta; la gita fuori porta che facciamo non è una faccenda familiare ristretta, ma principalmente una giornata di aggregazione di tutta la parrocchia e delle cappellanie limitrofe. Tutti insieme prima si prega a poi si mangia, condividendo ciò che le varie famiglie hanno preparato; poi si gioca: grandi giochi di gruppo, un mini torneo di calcio, di pallavolo… insomma, una giornata all’insegna dellallegria semplice e della condivisione. Alla sera si arriva a casa davvero stanchi ma felici. Beh, quest’anno sarà proprio difficile mettere in cantiere una giornata di quel genere e “trasmetterla” sui vari social. Ma non dubito che qualcuno ci proverà, perché qui in Ghana non ci manca la fantasia.

Nel mio prossimo collegamento vi dirò come è andata. BUONA PASQUA REALE anche se vissuta in una modalità un po’ VIRTUALE.

Riccardo Racca

Leggi anche, Un pensiero “impegnativo” per la Pasqua 2020 da don Felice Molino

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