Hubert Twagirayezu
Hubert Twagirayezu
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TERRA DI MISSIONE
missionari / Hubert Twagirayezu
Padre Hubert ha recentemente lasciato l’Uganda per prepararsi a un nuovo incarico missionario.
Sono Hubert Twagirayezu. sono un coadiutore salesiano e opero nella missione di Namugongo, in Uganda. La nostra comunità è composta da 4 salesiani: due sacerdoti e due coadiutori.
Sono nato nel 1982 in una famiglia cattolica praticante. I miei genitori sono morti quando avevo 7 anni, prima della guerra ruandese: sono stati mio nonno e mia nonna a crescere me, i miei due fratelli e mia sorella. Mio nonno era catechista in parrocchia ed è stato lui farci ricevere tutti i sacramenti. Tutte le sere dicevamo una preghiera.
È così che ho iniziato ad amare la fede cristiana e, alla fine dei miei studi, mi sono detto: “Come sono stato orfano io e sono stato aiutato molto nel corso della mia vita, devo a mia volta aiutare gli altri”. Quando frequentavo la scuola secondaria sono stato chierichetto in parrocchia. È stata in quest’occasione che ho incontrato un prete missionario spagnolo, che mi ha accompagnato durante i miei studi. Quando è ritornato in Spagna ha continuato a pregare per me e mi ha “affidato” alle suore di San Giuseppe, una congregazione femminile che opera in Ruanda, che mi hanno fatto amare la vita religiosa.
Quando ho chiesto al mio padre spirituale di aiutarmi a scegliere, mi ha detto che avevo la vocazione a diventare prete, indipendentemente dall’appartenenza a una congregazione. Io ero orientato verso un percorso diocesano, ma alla fine della mia formazione secondaria ho incontrato un giovane ragazzo che aveva in mano un libro di Don Bosco. Fu lui a farmi conoscere i Salesiani e da allora camminiamo insieme. Attualmente egli è prete salesiano e opera in Ruanda.
La nostra comunità a Namugongo porta avanti due centri: il “Children and Life for Mission” che accoglie i bambini di strada, e una scuola primaria avviata grazie al contributo di numerosi benefattori di Missioni Don Bosco. Il nostro obiettivo è quello di aiutare i ragazzi a preparare il loro futuro. Lavoriamo in stretta collaborazione con le autorità locali.
I ragazzi che arrivano sono accomunati da problemi originati dalle famiglie. Vi sono bambini che, ancora in fasce, vengono abbandonati dai genitori per strada. Li recupera la polizia di Kampala e vengono quindi affidati alle suore. Quando compiono cinque anni vengono destinati al nostro centro.
Sono di religioni diverse, ma questo non è motivo di discriminazione. Da noi ricevono un’educazione intellettuale, spirituale, culturale e sportiva, e attraverso questa imparano a integrarsi nella società. Ai ragazzi cristiani proponiamo la catechesi ogni domenica.
A Namugongo svolgiamo anche attività agricole che ci permettono di produrre cibo per i ragazzi: la quantità non è sufficiente, ma ci aiuta. Abbiamo una fattoria in cui alleviamo vacche, maiali, oche, anatre, polli e capre, e un orto in cui coltiviamo soprattutto mais e banane.
Nella zona in cui operiamo ci sono molte guerre tra le etnie che continuano a generare un altissimo flusso migratorio: i rifugiati del Sudan, del Congo e del Burundi convergono nel nord dell’Uganda. Per gli oltre 40.000 rifugiati di Palade abbiamo avviato una missione insieme con i salesiani di Ageel della provincia dei Grandi Laghi.