Nella Repubblica Democratica del Congo il distretto di Ngombe-Lutendele si presenta come un ambiente urbano-rurale in cui le condizioni di vita sono molto precarie: mancanza di acqua, di elettricità, di lavoro e tasso di iscrizione alla scuola elementare che va dal 60% al 70% dai 7 ai 14 anni. Non ci sono strade che permettono di arrivare agevolmente in città e di conseguenza anche raggiungere il mare diventa una chimera. Nella città di Kinshasa e più precisamente nel comune di Mont Ngafula, luogo dell’azione di questo progetto, la situazione è molto preoccupante: oltre il 51% della popolazione ha meno di 17 anni, il che crea enormi bisogni in termini di istruzione, formazione professionale, occupazione e infrastrutture sociali. In questa parte di Kinshasa, un’area che presenta gravi problemi di carenza alimentare, le donne rurali occupano un posto di rilievo nell’agricoltura famigliare: spesso sono loro che garantiscono la sopravvivenza.
Di fronte a questa situazione i salesiani di Don Bosco non sono rimasti indifferenti. La Cité des Jeunes Don Bosco di Lukunga è un’opera sociale inclusa nello sviluppo agro-pastorale del territorio e ha messo la sua terra a disposizione di alcune famiglie vulnerabili della parrocchia di Saint Jean Bosco, coinvolgendo in particolare le donne, che sono la spina dorsale del tessuto famigliare. Queste donne, chiamate “madri giardino”, contribuiscono alla lotta contro la povertà garantendo la sussistenza alimentare ai loro cari. Ma queste famiglie sono così povere che si rivolgono ancora alla comunità salesiana per ricevere attrezzature agricole, semi e altri attrezzi per il loro lavoro di orticoltura. Le sfide che devono affrontare gli agricoltori famigliari in questa parte della capitale sono enormi.