Bambina eritrea che beve l'acqua da un pozzo

Acqua per continuare la missione

Bambina eritrea che beve l'acqua da un pozzo

Acqua per continuare la missione

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Africa e Medio Oriente
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Acqua e Ambiente

Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti

Malgrado le difficoltà legate alla pandemia il bacino idrico è finalmente pronto! In questi giorni si sta provvedendo al riempimento della vasca, un grandissimo regalo per la popolazione che è stato possibile donare grazie alla vostra generosità.

Il contesto e la presenza missionaria

L’Eritrea è uno dei Paesi più poveri del mondo: la popolazio­ne vive di agricoltura di sussistenza, allevamento e pe­sca e il 58% conta su meno di 1 € al giorno. Dei circa 3.5 milioni di abitanti più della metà ha meno di 15 anni. Il sistema sco­lastico è inadeguato e per avere accesso all’istruzione superiore gli studenti sono costretti a seguire il programma di servizio nazionale, ovvero un addestramento militare inizialmente ideato per la durata di un anno, ma dal 1998 di fatto a tempo indeterminato. L’Eritrea si dichiara uno Stato laico, ma le attività pastorali e sociali di alcuni gruppi religiosi, come pentecostali, evangelici, cattolici vengono osta­colate. Le autorità cercano di frena­re le iniziative sociali della Chiesa, in particolare i servizi educativi e sanitari. Nel 2017 le autorità han­no chiuso sette centri sanitari e due scuole in diverse regioni del paese. A partire dal 12 giugno 2019 hanno soppresso e confisca­to i restanti 22 centri di salute.
I Figli di Don Bosco sono in Eri­trea dal 1995. In linea con la con­cretezza e il carisma salesiani la loro missione si è concentrata sull’educazione, rivolta ai più poveri e, soprattutto, ai giovani e ai bambini svantaggiati per fornire loro gli strumenti per vivere un futuro di dignità nella loro terra, contribuen­do così alla creazione di un conte­sto sociale più equo e più libero. A Decamerè, a circa 40 Km da Asmara, i salesiani sono molto impegnati nel lavoro pastorale nelle perife­rie, in collaborazione con le diocesi locali, nel servizio oratoriale a più di 600 giovani, nel centro giovanile che ha una biblioteca e offre una formazione di base in informati­ca, grafica e musica. Il Centro, diviso in due parti, ospita una foresteria, la residenza dei salesiani, l’aspirantato, il centro giovanile, una cappella pubbli­ca e una scuola tecnica. Composta da quattro laborato­ri enormi, aule e sale, una biblio­teca, una caffetteria, una cucina, dormitori e un centro giovanile, la scuola ospita anche campi da cal­cio, pallavolo e basket. È una strut­tura molto ben organizzata, che ha formato ben 2.384 studenti in varie discipline di indirizzo tecnico: carrozzeria, meccanica, carpenteria metallica, falegname­ria, elettrotecnica ed elettronica e rappresenta il fiore all’occhiello dell’attività dei salesiani.

Il progetto: obiettivo e richiesta​

I Figli di Don Bosco di Decame­ré ci hanno chiesto un aiuto per loro fondamentale: vogliono in­stallare 2 cisterne e un impian­to idraulico nella missione per continuare a garantire la loro presenza. Al momento le fonti di approvvigionamento idrico si trovano di fianco alla comu­nità, nel plesso scolastico che rischia di essere chiuso dal governo, rendendo di fatto inutilizzabile anche la strut­tura che ospita i missionari salesiani. I costi preventivati:

  • un bacino di raccolta per l’acqua: circa 500 €;
  • un metro lineare dell’impianto di distribuzione dell’acqua: 140 €;
  • un sacco di ce­mento da un quintale: circa 65 € (questo prezzo è suscettibile di variazioni perché condizionato dall’even­tuale chiusura delle frontiere con il Sudan, da cui viene importato).

Tu, con un’offerta di 15, 65, 150 € puoi contribuire a garantire un futuro ai Figli di Don Bosco in Eritrea! Grazie, a nome del no­stro padre Petros!

PAESE

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ERITREA – DECAMERÈ

AREA TEMATICA

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Acqua e Ambiente

BENEFICIARI

3.000 PERSONE

CODICE PROGETTO

24354
Codice Progetto 24354

DONA PER IL FONDO ACQUA E AMBIENTE

Quando abbiamo raggiunto la cifra totale del progetto in corso, ci attiviamo per riempire il salvadanaio che ci permette di affrontare ogni urgenza.

Il fondo dedicato ai progetti idrici e alla tutela dell’ambiente nasce dalla necessità di avere una cassa per le emergenze che i missionari ci sottopongono. Molte volte l’esigenza di realizzare pozzi, di implementare o ristrutturare reti idriche obsolete, insieme alla necessità di attivare progetti per la salvaguardia della nostra casa comune, diventa di primaria importanza.

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