La distruzione del tifone Idai in Mozambico

Emergenza in Mozambico

La distruzione del tifone Idai in Mozambico

Emergenza in Mozambico

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Africa e Medio Oriente
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Emergenza

Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti

Il tuo aiuto ha permesso ai nostri missionari in un primo tempo di far fronte all’emergenza distribuendo beni di prima necessità e in seguito ridando una casa a 9 famiglie particolarmente colpite dalla furia del ciclone. Grazie di cuore!

Il tifone Idai: la stima dei danni

Il ciclone Idai si era abbattutto sulle coste del Mozambico con una violenza inaudita, provocando distruzione e morti anche in Malawi e Zimbabwe. Venti a 315 km – un evento eccezionale anche per paesi subtropicali che vedono il passaggio di uragani di media intensità – hanno letteralmente spazzato via interi villaggi e sommerso Beira, una città di mezzo milione di abitanti che era diventata un’isola abbandonata a sé stessa, distrutta per il 90% della sua superficie.
L’acqua si era lentamente ritirata e così aveva cominciato ad emergere la portata del disastro: corpi ovunque. Scendevano lungo il fiume che parte dal Malawi e raggiunge il Mozambico, emergevano nelle campagne che circondano i villaggi, comparivano sulle spiagge della costa mozambicana, galleggiavano tra le strade di Beira. Con l’intervento degli elicotteri si era cercato di intervenire per salvare chi era riuscito a mettersi al riparo sugli alberi e sui tetti delle capanne e dove possibile erano stati lanciati pacchi di generi alimentari per portare un primo soccorso alla popolazione. Solo nelle settimane successive è stato possibile fare una stima dei danni e capire quante persone hanno perso la vita, ma nel frattempo era scattata l’emergenza colera, a causa delle condizioni igieniche disperate in cui si trovavano a vivere i sopravvissuti.

Il progetto: obiettivo e richiesta​

Per fortuna le opere salesiane non sono state direttamente colpite dal ciclone, trovandosi ad alcune centinaia di km di distanza. Nelle prime ore la preoccupazione dei nostri missionari era andata a tutti quei ragazzi che erano ospiti nei convitti delle missioni e che avevano le loro famiglie di origine nelle zone colpite. Quando il quadro si è lentamente delineato e si è compresa la portata della catastrofe i nostri missionari si sono attivati affinché le opere salesiane diventassero centri di raccolta per i generi di prima necessità – cibo, vestiti, medicine, acqua potabile – e per convogliare il denaro necessario per affrontare il disastro.Esprimo la mia gratitudine a tutti quanti per le preghiere e la solidarietà mostrata finora. Continuate ad aiutarci” ha ringraziato il Superiore della Visitatoria del Mozambico, don Marco Biaggi. Il passo successivo è stato quello di individuare nel distretto di Dondo, dopo avere visitato il luogo, 9 famiglie particolarmente colpite dal disastro. È stata organizzata la logistica ed è stato acquistato il materiale per poter ridare un tetto a queste persone così sfortunate. Sono stati comprati 9 kit completi di materiale da costruzione, comprensivi di: • 8 fogli di zinco per rivestimento • 2 barre 15×5 • 3 barre 10×5 • 32 aste da 8 mm • 60 staffe quadrate • 60 staffe triangolari • 124 blocchi di dimensione 15 • 850 blocchi di dimensione 10 • 25 sacchi di cemento • 1 confezione di chiodi per barra • 1 anta con telaio • Una serratura • 2 kg di chiodi
Grazie per il sostegno e la generosità che hai dimostrato nei confronti di tutte le persone che hanno ricevuto i primi aiuti e di queste 9 famiglie che ora hanno di nuovo una casa!

PAESE

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MOZAMBICO

AREA TEMATICA

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Emergenza

BENEFICIARI

9 FAMIGLIE

CODICE PROGETTO

24131
Codice Progetto 24131

DONA PER IL FONDO EMERGENZA

Quando abbiamo raggiunto la cifra totale del progetto in corso, ci attiviamo per riempire il salvadanaio che ci permette di affrontare ogni urgenza. Grazie per il tuo aiuto!

Il fondo di Missioni Don Bosco per le emergenze è un salvadanaio di fondamentale importanza. Le offerte raccolte in questo fondo ci permettono di distribuire rapidamente beni di prima necessità e di salvare la vita di numerosi bambini, giovani e famiglie nei territori colpiti da crisi e catastrofi in tutto il mondo. Un’azione rapida ed efficace per essere sempre pronti nelle situazioni di emergenza climatica e umanitaria. Per esserci, sempre, nelle situazioni di bisogno.

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