Bambini nell'oratorio di Haiti

Lo sport che aggrega: negli oratori di Haiti significa vita

Bambini nell'oratorio di Haiti

Lo sport che aggrega: negli oratori di Haiti significa vita

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Centro e Sud America
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Oratori e Chiese

Un'opera a tutto tondo e con un grande cuore: l'oratorio

Dal 1936 i Figli di Don Bosco hanno messo radici ad Haiti con un unico grande obiettivo: portare l’educazione che parte prima di tutto dall’accoglienza, ai giovani più emarginati e poveri. Un sogno non da poco in un Paese devastato da situazioni socio economiche pessime che si susseguono senza sosta insieme ad instabilità politica e catastrofi naturali che accentuano condizioni sanitarie e drammi sociali al limite della sopportazione umana. Un Paese perennemente in bilico tra la vita e la morte, tra l’estrema povertà e la speranza di risorgere, in qualche modo, aggrappandosi forte alla vita.
I salesiani come padre Jean Paul Mesidor lo sanno bene, ci vivono da sempre aggrappati alla speranza di far risorgere Haiti. E lo mettono in pratica tutti i giorni questo Vangelo della vita fatto di attività per i minori a rischio e di vere e proprie opere di salvezza per la gioventù di un territorio che vanta il triste primato di paese più povero dell’emisfero occidentale, come riporta il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo.
Qua infatti si vive con meno di due dollari al giorno, si sopravvive, più che altro, e lo fa il 76% della popolazione.
I salesiani non si arrendono: costruiscono e supportano negli anni presidi di salvezza per bambini e giovani che altrimenti sarebbero scartati dalla società, e per loro diventano dei padri, degli amici, dei consiglieri, degli strumenti per scrivere il loro futuro. In ogni casa salesiana di Haiti, la famiglia salesiana fa in modo che ogni bambino, ogni adolescente, ogni giovane si senta a casa. E mentre si aiutano molti giovani a realizzarsi con la scuola e con la formazione tecnico-professionale, mentre si gestiscono scuole di alfabetizzazione e centri di aggregazione sociale, si continua a far crescere un’attività che pare svilupparsi in maniera silenziosa, dimessa, ma il cui valore si riconosce appena si apre la porta, il portone di uno dei suoi centri sparsi su tutto il territorio di Haiti: l’oratorio.
Con l’oratorio si accentua quell’educazione integrale che aiuta ogni giovane a realizzarsi e che parte dal gioco, dallo sport, dalla condivisione e dalle attività costruttive promosse per far crescere serenamente e con la ricchezza di valori profondi gli uomini e le donne di domani. Bimbi, ragazzi che vengono presi per mano e accolti nei centri giovanili e negli oratori di Haiti, come ci racconta il progetto che vogliamo sostenere oggi.

Il progetto: obiettivo e richiesta​

Oggi padre Jean Paul e i suoi confratelli sono impegnati in particolare a dare continuità alle attività di 11 oratori sparsi tra Port-au-Prince e le zone più periferiche. Sono attività semplici ma anche impattanti sulla vita dei giovani che hanno come unica alternativa la strada e che in questo periodo più che mai sono attratti dalla piccola e media delinquenza a causa dell’aggravarsi delle condizioni di vita degli isolani e dell’aumento dell’instabilità politica. Il rischio continuo di entrare nella gang di strada dedite al crimine e alla violenza ordinaria rende i salesiani presenti ad Haiti ancora più agguerriti nel compito di cercare tra i vicoli polverosi della capitale e nelle zone più povere dell’isola i minori più vulnerabili e di condurli verso nuove possibilità di crescita e di futuro. L’ingresso nei centri di accoglienza, nelle scuole di don Bosco e negli oratori diventa realmente vita nuova. Il centro giovanile diventa un modo per costruirsi un rapporto più consapevole con i coetanei e dove aprirsi a confidenze e aiuto concreto, anche materiale, verso le mille necessità di ogni minore. E in questo momento sono tante le necessità degli 11 oratori che ci sono state sottoposte, a partire dall’acquisto di palloni per calcio, pallavolo e basket e dal sostegno alle attività di aggregazione, attività ludico-sportive e anche di sostegno psicologico in alcuni casi, per centinaia tra ragazze e ragazzi che frequentano questi oratori.
Con un aiuto che parte dai 10 euro, con 50 o 100 euro, anche tu puoi essere parte attiva del progetto presentato da padre Jean Paul per i giovani più svantaggiati dell’isola che vive la piaga della povertà e della tragedia sociale costante.
Tu puoi essere il cambiamento per bambini e ragazzi come Louis, Michelle, André… e presto padre Mesidor ci darà loro notizie e ci aggiornerà sull’avanzamento del progetto. Ti racconteremo come prosegue l’attività dei salesiani sull’isola e quale impatto reale avrà il tuo aiuto nella realtà quotidiana di ciascuno degli 11 oratori di don Bosco. Dona subito, se puoi. Grazie!

PAESE

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HAITI – PORT AU PRINCE

AREA TEMATICA

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Oratori e Chiese

BENEFICIARI

11 ORATORI

CODICE PROGETTO

25802
Codice Progetto 25802

DONA PER IL FONDO ORATORI E CHIESE

Quando abbiamo raggiunto la cifra totale del progetto in corso, ci attiviamo per riempire il salvadanaio che ci permette di affrontare ogni urgenza. Grazie per il tuo aiuto!

Il fondo di Missioni Don Bosco per l’opera di diffusione della parola di Dio e di realizzazione di chiese, cappelle, centri di preghiera e di ascolto, insieme alla promozione della catechesi e all’attivazione di oratori e centri giovanili fanno parte del grande progetto di don Bosco. E proprio negli oratori spesso si inizia a costruire il futuro di tanti giovani, a loro dedicano tempo i nostri missionari per coinvolgerli in attività ludiche, educative e di integrazione sociale. Tutto parte dal sentimento della gioia, e spesso l’educazione passa dallo sport e dal gioco. Grazie per il tuo sostegno!

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