Medicina tradizionale per gli Xavante
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Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti
Il tuo sostegno economico ha interamente coperto i costi del progetto di medicina tradizionale per il popolo Xavante e ha aiutato padre Giaccaria a preservare la cultura e la salute di questa popolazione. GRAZIE!
Padre Giaccaria e gli Xavante: una storia lunga 65 anni
Padre Bartolomeo Giaccaria è arrivato in Mato Grosso nel 1952, in un periodo in cui la foresta era ancora un luogo inesplorato in cui solo gli avventurieri e i cercatori d’oro osavano avventurarsi. Gli Xavante, l’etnia con cui il salesiano vive e lavora da allora, erano sull’orlo dell’estinzione, decimati dalle malattie portate dall’uomo occidentale. Ad un percorso di rispettoso avvicinamento, ne è seguito un altro, che continua ancora ora, di tutela a 360° che e comprende cure sanitarie, istruzione, sviluppo agricolo, difesa delle tradizioni culturali.
Padre Bartolomeo Giaccaria è arrivato in Mato Grosso nel 1952, in un periodo in cui la foresta era ancora un luogo inesplorato, dove solo gli avventurieri e i cercatori d’oro osavano avventurarsi.
Gli Xavante, l’etnia con cui il salesiano vive e lavora da allora, erano sull’orlo dell’estinzione, decimati dalle malattie portate dall’uomo occidentale. Ad un percorso di rispettoso avvicinamento ne è seguito un altro, che continua ancora oggi, di tutela a 360°, che comprende cure sanitarie, istruzione, sviluppo agricolo, difesa delle tradizioni culturali. Nel 1957 gli Xavante erano 2.000, ora sono 15.000.
La parrocchia di padre Giaccaria comprende 184 villaggi in 3 diocesi diverse per un totale di 4000 km quadrati: spazi sterminati, in gran parte disabitati, dove un tempo non esistevano le strade perché era tutta foresta. Ma anche ora le difficoltà di spostamento e di gestione in un territorio così vasto sono tante. La sede della missione è a Nova Xavantina, ma padre Giaccaria ha sperimentato un nuovo metodo per raggiungere un numero più alto di persone: non sono più gli Xavante a dover raggiungere le stazioni missionarie in luoghi fissi, ma al contrario è il missionario, con alcuni aiutanti, a spostarsi nelle diverse comunità.
Il progetto: obiettivo e richiesta
Putroppo fra gli Xavante ancora si muore e ci si ammala gravemente per cause banali. Verminosi e forme di malnutrizione di vario tipo mietono ancora parecchie vittime, soprattutto fra i bambini. Problemi ordinari come dermatiti, bronchiti, punture di insetti, cattiva digestione, lievi ferite, spesso creano difficoltà enormi. Per questo padre Giaccaria, profondo conoscitore degli usi e costumi degli Xavante, ha voluto implementare il piccolo laboratorio farmaceutico che ha allestito nel corso degli anni. L’obiettivo era quello di avviare una produzione più strutturata di farmaci fitoterapici e unguenti medicamentosi da usare per diverse problematiche. I rimedi, a base di erbe, piante e frutti reperibili in loco (malva, equiseto, passiflora, aloe, calendula, cocco…) vengono ora distribuiti nei villaggi da personale specializzato, all’interno di un programma di Pastorale della Salute avviato con il CIMI, il Consiglio Indigenista Missionario che si occupa della tutela delle etnie del Mato Grosso.
Per il potenziamento del laboratorio servivano 2.000 €, per la formazione del promotore di salute, figura importantissima all’interno del progetto, erano necessari ulteriori 2.500 €, mentre gli ingredienti per la preparazione dei farmaci li offre Madre Natura, in una prospettiva di eco-sostenibilità e valorizzazione delle risorse!
PAESE
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BENEFICIARI
CODICE PROGETTO
DONA PER IL FONDO MINORANZE ETNICHE
Quando abbiamo raggiunto la cifra totale del progetto in corso, ci attiviamo per riempire il salvadanaio che ci permette di affrontare ogni urgenza. Grazie per il tuo aiuto!
Il fondo di Missioni Don Bosco per le minoranze etniche è legato alla tutela e all’integrazione sociale delle popolazioni che ancora oggi vedono negati i diritti fondamentali. Essere parte di una minoranza etnica significa troppo spesso non avere accesso all’istruzione, perché non si comprende la lingua ufficiale del paese, non avere la possibilità di acquistare o possedere terra, non avere una casa né il diritto all’assistenza sanitaria. Con il tuo aiuto possiamo favorire l’integrazione sociale e promuovere la tutela dei diritti delle minoranze etniche.