LASCITI TESTAMENTARI

Un atto di amore che rimane nel tempo

L'amore che continua nel tempo

“Un pezzo di Paradiso aggiusta tutto”, diceva Don Bosco. Una rasserenante prospettiva che sposta il traguardo più avanti rispetto alla nostra natura mortale. Ci proietta nella vita eterna, in quel Paradiso che attende ciascuno di noi, uno scenario che riguarda il futuro. Il presente, invece, ci vede impegnati con la nostra volontà, le possibilità e i beni attraverso i quali possiamo vivere bene noi e aiutare il prossimo.

Missioni Don Bosco consente di destinare una parte del proprio patrimonio ereditario, attraverso un testamento, alle nostre missioni nel mondo. Don Bosco la chiamava Provvidenza e noi continuiamo ad invocarla per aiutare i giovani più bisognosi. Proprio la Basilica di Maria Ausiliatrice qui a Valdocco è una testimonianza di cosa sia la Provvidenza: ogni pietra di quella chiesa, affermava Don Bosco, è una grazia della Madonna, perché il Santo i soldi per costruire la chiesa non li aveva, ma sapeva confidare e la Provvidenza non si è lasciata attendere. 

Indipendentemente dalla presenza di figli e parenti, che saranno tutelati dalla legge, ti chiediamo di pensare a quanto bene puoi ancora fare nel decidere di destinare anche solo una piccola parte delle tue proprietà alle missioni salesiane, una volta concluso il cammino della vita terrena. Un lascito testamentario è un gesto di amore per l’infanzia e per la gioventù che si trasforma in cure, alimenti e istruzione. Un lascito è l’espressione terrena della Provvidenza che passa attraverso la volontà di un benefattore che crede nella solidarietà. Il testamento è l’unico modo per avere la certezza che la tua volontà di aiutare il prossimo possa continuare anche in futuro. Il tuo gesto non sarà mai dimenticato.

 

STORIE DI FUTURO

La signora M.

La signora M. ha deciso di lasciarci, una volta passata a miglior vita, la somma necessaria a costruire una scuola elementare. Per lei, che ha fatto la maestra per tutta la vita, contribuire all’alfabetizzazione di migliaia di bambini vulnerabili è stata una scelta naturale e del tutto coerente con l’importanza che ha sempre attributo all’istruzione come motore di crescita sociale. Per questo, grazie alla sua scelta, ha garantito educazione ai bimbi di una zona molto povera della Nigeria, a Ijebu-Ode.

Qui, grazie al suo lascito testamentario, è stata edificata la scuola elementare della diocesi,
con la supervisione del missionario salesiano don Italo Spagnolo. A ricordarla, oltre ad una targa in memoria, ci saranno soprattutto le risate di generazioni di bambini che, grazie al suo amore per la vita, continueranno ad andare a scuola per costruire un futuro dignitoso per sé e per le famiglie che verranno.

L'ingegner C.

La sorella del nostro benefattore ci ha chiesto di impiegare il lascito che ci è stato devoluto per un progetto legato all’educazione tecnica e professionale: il fratello, ingegnere, ha esercitato la sua professione con grande responsabilità e passione per molti anni e la scelta di onorarne la memoria attraverso un’iniziativa legata al suo ambito è stata imprescindibile.

Ancora una volta don Italo ci è venuto in aiuto: la sua, a Ijebu-Ode, è una presenza missionaria molto fresca è c’è ancora molto lavoro da fare. Per questo, abbiamo costruito e allestito uno spazio che ospita un laboratorio di edilizia e uno di informatica presso la scuola tecnico-professionale Jobitech, per contribuire alla formazione di futuri tecnici e chissà, magari anche qualche ingegnere, come il signor C.

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